Per il Teatro delle donne una stagione “fuori dalle solite rotte”

CALENZANO – Dieci spettacoli per una stagione “fuori dalle solite rotte”, quella del Teatro Manzoni il cui cartellone, preparato dal Teatro delle Donne che aprirà il sabato 7 dicembre per concludersi il 9 maggio. Il primo appuntamento in programma è con “In fondo agli occhi”, in scena l’attore non vedente Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, […]

CALENZANO – Dieci spettacoli per una stagione “fuori dalle solite rotte”, quella del Teatro Manzoni il cui cartellone, preparato dal Teatro delle Donne che aprirà il sabato 7 dicembre per concludersi il 9 maggio. Il primo appuntamento in programma è con “In fondo agli occhi”, in scena l’attore non vedente Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, per la regia dell’attore e drammaturgo argentino César Brie. Sul palco, due solitudini insieme quasi per caso, che raccontano la propria storia, i propri sogni mancati, le proprie debolezze in un bar metafora di un Paese decadente e disorientato. Il 20 dicembre sarà la volta di  “Judith e l’Angelo”, racconto danzato che Paola Bedoni e Giulia Ciani della Compagnia Xe.
CredoinunsolodioLa storia della giornalista Ilaria Alpi, interpretata da Isabella Ragonese, andrà in scena sabato 11 e domenica 12 gennaio scritto e diretto da Stefano Massini in una produzione del Teatro delle Donne e Officine della cultura. Titolo dello spettacolo “African Requiem – 20 marzo 1994: appunti di fine giornata”. Sabato 25 gennaio è la volta di “Peli” di Carlotta Corradi per la regia di Veronica Cruciani, in una pièce dove è la sensualità inaspettata tra due donne (interpretate da due uomini)  a prendere il sopravvento sulla quotidianità. Storie al femminile anche sabato 8 febbraio con Arianna Scommegna protagonista di “Potevo essere io” di Renata Ciaravino, così come venerdì 21 e sabato 22 febbraio African Requiem _Isabella Ragoneseper “Senza Gioia” di Ilaria Mavilla con Monica Bauco e Antonio Fazzini e la regia di Ciro Masella.  “Credoinunsolodio”, evento teatrale-musicale per attrice e orchestra che vede sul palcoscenico Amanda Sandrelli in scena l’8 marzo. Uno dei più intriganti testi di Stefano Massini con le musiche originali di Enrico Fink eseguite dal vivo dall’Orchestra Multietnica di Arezzo. Una vera partitura di musiche e parole in cui la passione civile dell’interprete dà vita ai ritratti di tre donne: tre storie intrecciate, tre identità, tre diversità. “L’eremita contemporaneo. Made in Ilva” è il testo pluripremiato basato sugli scritti e le testimonianze degli operai dell’Ilva di Taranto, in scena sabato 29 marzo per la regia di Anna Dora Dorno. Chiuderà il 9 maggio “Scintille” con Laura Curino su testo e regia di Laura Sicignano.