Per Rifondazione, lavoratrici Stefan “ancora soprusi, intimidazioni e violazioni”

SESTO FIORENTINO – Ancora “soprusi, intimidazioni e violazioni” dei diritti alle lavoratrici di Stefan. L’azienda da oltre 4 mesi, avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, non pagherebbe le mensilità per i dipendenti dei negozi aperti di Borgo San Lorenzo e di ben 7 mensilità per quelli dei negozi di […]

SESTO FIORENTINO – Ancora “soprusi, intimidazioni e violazioni” dei diritti alle lavoratrici di Stefan. L’azienda da oltre 4 mesi, avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, non pagherebbe le mensilità per i dipendenti dei negozi aperti di Borgo San Lorenzo e di ben 7 mensilità per quelli dei negozi di Sesto Fiorentino e Scarperia che sono stati chiusi, “mentre sono in atto epurazioni e tentativi di sequestro dei badge. Continua la protesta e le mobilitazioni dei lavoratori contro l’insostenibile precarietà, le ingiustizie sociali, la repressione e le espulsioni”. La mobilitazione delle lavoratrici di Stefan (sono quasi tutte donne) prosegue, l’ultima forma di protesta è stata attuata venerdì 8 marzo in occasione della Festa della donna.
Rifondazione comunista nell’esprimere la piena solidarietà ai dipendenti, chiede con una domanda d’attualità che tutte le amministrazioni locali, Provincia di Firenze e Comuni, contrastino “senza alcun indugio comportamenti illegittimi e irresponsabili da parte della proprietà. Stefan deve pagare gli stipendi e cessare ogni condotta repressiva nei confronti dei lavoratori. Non è più tollerabile la lunga sequela di ingiustizie e di illegalità”.