Piano operativo: tutta la giunta per dare il via al processo di partecipazione

SIGNA – Non hanno premuto “simbolicamente” il tasto del computer, come si fa di solito in queste occasioni, per mettere on line il sito Internet dedicato, ma c’era tutta la giunta al gran completo, particolare che sindaco e assessori hanno voluto ribadire, alla presentazione del percorso di partecipazione del Piano operativo comunale (il “nuovo” Regolamento […]

SIGNA – Non hanno premuto “simbolicamente” il tasto del computer, come si fa di solito in queste occasioni, per mettere on line il sito Internet dedicato, ma c’era tutta la giunta al gran completo, particolare che sindaco e assessori hanno voluto ribadire, alla presentazione del percorso di partecipazione del Piano operativo comunale (il “nuovo” Regolamento urbanistico, quello che manda in pensione il precedente, adottato nel 2008 e approvato nel 2010). Insieme alla giunta Filippo Falaschi (responsabile del settore edilizia-urbanistica) e i tre consiglieri di maggioranza incaricati dal sindaco Alberto Cristianini per seguire il procedimento: il capo gruppo Andrea Di Natale, Domenico Zaccaria e Andrea Marretti. Un Piano operativo, a cura di Sara Bindi Fortoni, che vuole ridisegnare la Signa dei prossimi venti anni e che si basa essenzialmente su due capisaldi: ambiente e promozione del territorio in modo da renderlo appetibile per chi qui vuole fare impresa. A metà febbraio, in concomitanza con la presentazione del Piano, in programma il 15 febbraio alle 21 in Salablu, il sito Internet (www.signaoltreilpiano.it) sarà attivo e da lì i cittadini potranno interagire grazie anche alla compilazione di una scheda appositamente realizzata e nella quale ognuno potrò dare il proprio contributo. Un Piano che vuole essere un “ponte verso il futuro”, se guardiamo al logo che lo rappresenta, con alcuni dei simboli del nostro Comune e quello che dovrebbe essere uno degli interventi più attesi nei prossimi anni: il nuovo ponte sull’Arno. Un Piano che gioco forza deve fare i conti con il momento che stiamo vivendo, che deve essere “il risultato del giusto mix fra azione politica e azione tecnica”, questo in sintesi il pensiero comune, e che al tempo stesso “deve portare a una rimodulazione dei perimetri esistenti se vuole stare al passo con le mutate esigenze ma anche con le nuove direttive, dal punto di vista urbanistico, che arrivano ai vari livelli istituzionali”. Tempi? Il sindaco è stato chiaro: “Entro marzo 2019 dobbiamo arrivare a conclusione di tutto il processo, con l’approvazione del Piano operativo. Senza mettere bandierine, nell’interesse di tutti e per dare un volto nuovo a quella che sarà la Signa del futuro”.