Piano strutturale. Cavallo (M5S) “Le nostre osservazioni puntano sull’ambiente”

SESTO FIORENTINO – Sono soprattutto ambientali le osservazioni presentate dal gruppo Movimento 5 Stelle al piano strutturale intercomunale Sesto Fiorentino e Calenzano. “E’ noto ormai che il nostro territorio è pesantemente inquinato – dice il consigliere del M5S Pietro Cavallo – e questo è dovuto principalmente a tre fattori alla viabilità, particolarmente caotica, frastagliata e […]

SESTO FIORENTINO – Sono soprattutto ambientali le osservazioni presentate dal gruppo Movimento 5 Stelle al piano strutturale intercomunale Sesto Fiorentino e Calenzano. “E’ noto ormai che il nostro territorio è pesantemente inquinato – dice il consigliere del M5S Pietro Cavallo – e questo è dovuto principalmente a tre fattori alla viabilità, particolarmente caotica, frastagliata e piuttosto satura, sparsa nel territorio della piana, alla scarsità di alberature in tutto il territorio della piana fiorentina e all’assenza, quasi totale, di sistemi di trasporto pubblico efficaci”.

“Per quanto riguarda la viabilità – prosegue Cavallo in una nota – è chiaro che il sistema della rete viaria contribuisce fortemente a rallentare il flusso del traffico e, di conseguenza, causa buona parte dell’inquinamento che affligge il nostro territorio. Vista la scarsità di spazi liberi, non si può pensare di risolvere dei nodi viari critici operando allo stesso livello della viabilità attuale (a raso). Bisogna ricorrere a soluzioni, come i sottopassi (o sovrappassi) che hanno dimostrato la loro efficacia in diverse occasioni, per ultimo, nella zona della Fortezza da Basso di Firenze. Riteniamo che queste soluzioni debbano essere realizzate quanto prima nella zona dell’Osmannoro, all’altezza dell’incrocio controllato dal sistema semaforico Red (Nord-Sud) e nell’area della successiva rotonda di via Lucchese (Est-Ovest). Questi due nodi viari rallentano pesantemente la viabilità, soprattutto nelle ore di punta, contribuendo ad aumentare sensibilmente l’inquinamento atmosferico. La riduzione di quest’ultimo, agendo sulla mobilità in generale ( e tenuto conto  dell’incertezza sui tempi di realizzazione per il Parco della Piana), prevede tempi lunghi ed è per questo motivo che abbiamo proposto un serio e corposo intervento a livello di verde urbano, in particolare le alberature, che nel PS-i sono richiamate, sbrigativamente, solo quando si parla di ‘aree di frangia’ (alberature lungo i viali)”.

Secondo il consigliere del M5S “il verde urbano è un ottimo metodo per ridurre sensibilmente l’inquinamento atmosferico, ma, negli ultimi anni, le amministrazioni dei comuni della Piana Fiorentina (compreso quello sestese) hanno percorso una strada opposta, cioè, la riduzione delle alberature lungo le strade e i giardini in seguito all’abbattimento, insensato, di numerose essenze”.

A questo proposito il gruppo M5S propone un “piano di piantumazione”.

“Abbiamo indicato delle aree in cui sarebbe urgente attuare un piano del genere – prosegue Cavallo – via dell’Osmannoro, via Pasolini (lato Sud), la parte Nord di Viale dei Mille ed altri giardini centrali, come Ragnaia, piazza IV Novembre, piazza Stazione, ecc. Un piano del genere, oltre a ridurre l’inquinamento, contribuirebbe a ridimensionare drasticamente le cosiddette “bolle di calore”, nella stagione estiva, che sono causa dell’aumento della temperatura nell’ambiente cittadino, costringendo gli abitanti ad  utilizzare sistemi di raffrescamento artificiali che, anch’essi, sono causa di inquinamento.Sempre nell’ottica della riduzione dell’inquinamento atmosferico, abbiamo proposto di ‘allentare le maglie’ dei regolamenti edilizi per quanto riguarda la possibilità da parte dei  cittadini di installare sistemi di produzione di energia alternativi ( pannelli fotovoltaici), in particolar modo nel centro storico, riducendo così il ricorso alle inquinanti fonti fossili”.

“Ci rendiamo conto – conclude Cavallo – che alcune delle nostre osservazioni richiedono investimenti non indifferenti (per la parte viaria si prevede la collaborazione della Città Metropolitana), soprattutto, tenendo presente che il sistema semaforico Red rappresenta una cospicua rendita per il nostro comune (oltre 2 milioni di euro all’anno di multe con la realizzazione del sottopasso sarebbe eliminato). Alla fine, però, bisogna scegliere tra alcune ‘provvidenziali’ entrate e l’ambiente”.