Piano strutturale intercomunale: crescita zero e rigenerazione industriale

CALENZANO – Due città interconnesse, unite, ma distinte che si sviluppano tenendo ben saldi alcuni elementi di crescita come la rigenerazione delle zone industriali e la presenza del parco della Piana. Il primo Piano strutturale intercomunale di Calenzano e Sesto Fiorentino punta sulla vivibilità, sugli spazi per il lavoro e sulla mobilità. La prospettiva dei […]

CALENZANO – Due città interconnesse, unite, ma distinte che si sviluppano tenendo ben saldi alcuni elementi di crescita come la rigenerazione delle zone industriali e la presenza del parco della Piana. Il primo Piano strutturale intercomunale di Calenzano e Sesto Fiorentino punta sulla vivibilità, sugli spazi per il lavoro e sulla mobilità. La prospettiva dei due territori è quella di una crescita zero, un equilibrio come presupposto per il benessere degli abitanti, riproponendo le stesse previsioni dell’ultimo Piano. Nei prossimi dieci anni il piano prevede una crescita di popolazione per Calenzano dagli attuali 17mila a 21mila residenti (con circa 9.500 famiglie), mentre per Sesto Fiorentino dagli attuali 49mila abitanti a 50mila (con circa 23mila famiglie).

Tra le linee previste la rigenerazione degli insediamenti esistenti, di aree produttive dismesse o sottoutilizzate, finalizzati a offrire opportunità per il nuovo lavoro come il cementificio, Eni e l’Osmannoro.

“Il lavoro che presentiamo è congiunto – ha detto il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli – è stato un lavoro intelligente per la genesi che lo ha caratterizzato, partendo da una scala più ampia di quella locale e abbiamo considerato un aspetto: i Comuni della stessa aree possono avere linguaggi simili. Inoltre lavorare insieme ha permesso di ottimizzare le risorse. Un altro aspetto straordinario è che, nonostante i piani realizzati 15 anni fa fossero alla avanguardia e ancora attuali nei principi, questa volta siamo riusciti ad essere innovativi rispondendo alle esigenze delle imprese e dei cittadini”.

La proposta del Piano strutturale intercomunale prevede cinque aree di intervento: la città e la produzione con spazi per il nuovo lavoro, i servizi di rango metropolitano con luoghi delle eccellenze, il policentrismo con la qualità diffusa degli insediamenti in termini ambientali e sociali, l’accessibilità con un sistema interconnesso per dare risposte alle esigenze di mobilità e il territorio aperto come spazio vissuto.

I due Comuni vedranno implementare, tra recupero e nuove realizzazioni, un totale di 212mila mq di alloggi di cui 105mila mq a Calenzano e 107mila mq a Sesto Fiorentino. Per quanto riguarda le attività produttive a Sesto Fiorentino riguardano completamenti e a Calenzano rigenerazioni, l’Osmannoro l’area di potenziale espansione tuttavia con 165mila mq in riduzione rispetto al passato. La proposta in termini di metri quadrati per Calenzano è di 215mila, 223mila per Sesto Fiorentino e di 415mila per l’Osmannoro, in totale 853mila mq.

“Oggi inizia la fine del lavoro per arrivare alla sua approvazione nel 2019 – ha detto il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – ed è un piano a volumi zero. Già si pensava di non consumare suolo in passato, ma con questo si va ad un consumo ancora inferiore di suolo; ma ciò non vuol dire che non ci saranno sviluppo e recupero. Inoltre abbiamo messo attenzione a rigenerare e recupare spazi con funzioni diverse”.

“Sono stati 364 giorni di lavoro – ha detto il vicesindaco di Sesto Fiorentino Damiano Sforzi – per puntare sulla qualità. Qualità dello sviluppo nella zona dell’Osmannoro con riqualificazione delle zone e del cementificio da riutilizzare con funzioni originarie. Qualità dell’ambiente cercando di ridurre l’inquinamento e qualità della governance e lo abbiamo fatto unendo e mettendo al lavoro i due uffici comunali. Possiamo quindi definire questo Piano trasparente grazie anche alle otto assemblee pubbliche fatte”. Sforzi ha precisato inoltre che nel Piano “non è previsto l’aeroporto”.

Oggi il Piano strutturale intercomunale viene portato in adozione nei consigli comunali di Sesto Fiorentino e Calenzano. Una volta adottato ci saranno 60 giorni di tempo per presentare le osservazioni, quindi entro il mese di dicembre e poi dal prossimo anno il Piano potrà essere approvato.