SESTO FIORENTINO – “Va benissimo la continuità con i principi di fondo che hanno caratterizzato da sempre Sesto Fiorentino, ma questo non basta, serve uno slancio coraggioso su una ritrovata idea di città per il futuro” è quanto afferma il Segretario del PD sestese Stefano Gennai riferendosi al Piano strutturale.
“Per Calenzano la situazione è meno complicata rispetto a Sesto – prosegue in una nota Gennai – Noi abbiamo accumulato problemi che ancora oggi non vedono soluzioni. Non c’è una idea di come rilanciare il centro cittadino, con la Lucciola e il Palazzo Pretorio chiusi e la precaria situazione della Stazione ferroviaria di piazza Galvani. Che sviluppo avrà l’area della Ginori? Le eccellenze del Polo Scientifico rimarranno isolate dal resto della città? L’arrivo del Liceo scientifico e di una Moschea come si integreranno con il resto? Il PL1 PL13? E tutte le questioni di degrado dell’Osmannoro come si risolvono? Insomma, a tutto questo va data risposta in maniera integrata e coerente con una idea di città del futuro”.
“Il vicesindaco Damiano Sforzi è stato protagonista della politica sestese degli ultimi 15 anni e avrebbe dovuto accorgersi che proprio in questi anni Sesto Fiorentino ha perso il suo ruolo fondamentale all’interno dell’area metropolitana – afferma il capogruppo Lorenzo Zambini – La sua identità e la sua vocazione si sono rarefatte. Ha presente di come si sono sviluppate Scandicci e Calenzano in questi anni rispetto a noi? Il nuovo Piano strutturale deve essere l’occasione per un grande rilancio, non basta svolgere un compitino ordinario e confermare che non si potrà costruire su Monte Morello, ci mancherebbe anche quello”.
“Oltre a questo rimarchiamo che i tempi di discussione del Piano strutturale sono molto azzardati – dice Zambini – Se la Conferenza dei servizi dovesse decidere per la nuova pista eroportuale dovremmo ripartire da capo perché il Piano strutturale ne sarebbe stravolto. Bastava aspettare qualche settimana per avere meno incertezze e idee più chiare sugli sviluppi. Ovviamente se dovesse arrivare la variante urbanistica della nuova pista il Sindaco dovrebbe riaprire una grande discussione in città con cittadini, tecnici, categorie economiche e associazioni, da questo punto di vista in Consiglio comunale il Sindaco Falchi ci ha rassicurati positivamente”.
“Per tutto questo – concludono Gennai e Zambini – ci siamo astenuti sul voto e confidiamo che da qui alla conclusione del percorso si possa dare risposte ai tanti dubbi ancora aperti. Noi porteremo il nostro contributo”.