Pietro Trapassi presenta il suo ultimo libro “Ma che differenza c’è…?”

CAMPI BISENZIO – “Ma che differenza c’è…?. Lotta contro il mobbing” edito da Edizioni SettePonti, è l’ultimo libro di Pietro Trapassi, palermitano, classe 1939, da molti anni residente a Campi Bisenzio. Laureato in Giurisprudenza per anni ha lavorato nel settore della grande distribuzione. Trapassi ama la scrittura e al suo attivo ha una numerosa serie […]

CAMPI BISENZIO – “Ma che differenza c’è…?. Lotta contro il mobbing” edito da Edizioni SettePonti, è l’ultimo libro di Pietro Trapassi, palermitano, classe 1939, da molti anni residente a Campi Bisenzio. Laureato in Giurisprudenza per anni ha lavorato nel settore della grande distribuzione.

Trapassi ama la scrittura e al suo attivo ha una numerosa serie di libri molti dei quali con tema sociale e fa parte di un gruppo di autori locali. 

Quando ha iniziato a scrivere e quando ha deciso di pubblicare i suoi scritti?

Ho iniziato a scrivere nel 2000 quando sono andato in pensione, anche se la scrittura è stata una passione che ho coltivato fin da quando ero un ragazzo. Poi la famiglia e il lavoro mi hanno tenuto lontano dalla scrittura e dalla lettura che avevo abbandonato subito dopo la laurea. La scrittura mi ha aiutato anche nei momenti di crisi e di difficoltà e così nel 2003 ho pubblicato Il Gelso. Questo primo romanzo che ha avuto un buon successo, l’anno seguente la pubblicazione ha ottenuto una Diploma di Merito al concorso Atheste di Este in provincia di Padova. Cinque anni dopo ho dato alle stampe I ragazzi del rione Zaccaneddri pubblicato da Agemina che ha una seconda ristampa nel 2018. Nel 2013 pubblico la storia di mio fratello che è stato caposcorta del giudice Chinnici, nasce così Caino vive a Palermo. Questo libro dovrebbe diventare un film, infatti, sono in contatto con alcuni registi. Ora posso solo incrociare le dita e sperare che presto questa proposta diventi realtà. Anche Caino vive a Palermo è finalista e premiato con il Diploma di Merito al Fioreino d’oro e viene poi ristampato nel 2018 da Apice Libri.

Tra le altre pubblicazioni anche un libretto di poesie dal titolo “La zagara e il giglio” realizzato con il Consiglio Regionale della Toscana nel 2014, mentre nel 2016 esce con l’Editore Bonfirraro “Laura Lanza, la baronessa di Carini”. Quale è stata la molla che le ha fatto scegliere di privilegiare il romanzo alla poesia?

Con la perdita di mia moglie ho vissuto periodo molto difficile e la scrittura, in particolare quella del romanzo, mi ha permesso di raccontare le nuove emozioni  che mi ero ritrovato a vivere. La ricostruzione di un percorso fino ad allora in coppia, diventava un’esperienza straziante e tormentata. Il romanzo, in questo caso, mi ha consentito di recuperare la mia passione giovanile legata al racconto e alle storie.

Quali sono i temi dei suoi romanzi?

Sono quasi sempre temi sociali che nascono dalle storie che mi vengono raccontate. La baronessa di Carini ad esempio è stato dedicato, per la vicenda che narra, alla lotta al femminicidio, mentre Ma che differenza c’è? È un libro sul mobbing di cui spesso non si parla. Scrivo per mandare messaggi ai lettori e puntare il pensiero sul valore della vita come la famiglia, l’amicizia, la Patria.

Il libro “Ma che differenza c’è?” Di Pietro Trapassi sarà presentato il 22 ottobre al circolo Sms di Rifredi in via Vittorio Emanuele 303 a Firenze. Gli altri appuntamenti saranno: il 15 novembre al Circolo Salotto di via Maccari a Firenze, il 25 novembre alla Biblioteca De Andrè a Firenze, il 26 novembre alla Biblioteca Canova a Firenze, il 3 dicembre al circolo Borgonovo di Prato e poi una presentazione, ancora con data da definire, sarà al Comune di Reggello e altri incontri ancora da programmare.