Pinocchio, i trenini e le bambole, ecco i giochi del passato che divertono acora. A Calenzano la Borsa scambio del giocattolo d’epoca

CALENZANO – C’è anche un Pinocchio di rara fattura tra i giocattoli d’epoca in mostra per tutto il giorno al Delta Florence nel magico mondo della Borsa Scambio curata da Agostino Barlacchi. Tra giochi e giocattoli che riportano non solo all’infanzia, ma anche ad un mondo passato, spiccano i trenini e le auto del periodo […]

CALENZANO – C’è anche un Pinocchio di rara fattura tra i giocattoli d’epoca in mostra per tutto il giorno al Delta Florence nel magico mondo della Borsa Scambio curata da Agostino Barlacchi. Tra giochi e giocattoli che riportano non solo all’infanzia, ma anche ad un mondo passato, spiccano i trenini e le auto del periodo bellico in miniatura, piccoli capolavori curati fin nei minimi particolari, automobiline e autobus, ma anche camion. E non mancano le bambole e i loro accessori. A girare tra i banchi dell’esposizione dove sono presenti collezionisti italiani e stranieri, si incontrano le “vecchie” bambole in biscuit che ebbero il loro periodo d’oro tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo quarto del Novecento quando in Germania e in Francia si svilupparono, con la sperimentazione industriale, botteghe artigianali di bambole che utilizzavano i nuovi materiali come il biscuit e la porcellana lucida per la creazione delle teste.     Il più importante centro artigianale ed industriale della bambola in biscuit era Norimberga, ma durante la seconda guerra mondiale le molte botteghe artigiane chiusero la loro attività. Hanno gli occhi mobili, i lineamenti morbidi e i volti colorati. Le bambole in biscuit tedesche e quelle francesi erano diverse: le prime avevano un aspetto buffo, mentre le seconde erano esteticamente belle. Nelle collezioni presenti alla Borsa Scambio anche i “bebè” con gli accessori impreziositi da cuffiette ricamate e abitini curati fin nei minimi particolari. Vecchi giochi in legno, trottole e pupazzi portano il visitatore a tuffarsi nel proprio passato e raccontando la storia tra bambole dagli occhi mobili e miniature di automobili. Anche in questa edizione è aperto uno sportello per fornire informazioni sui giocattoli: portanto il proprio gioco del passato è possibile conoscere il periodo di costruzione e di commercializzazione.

Elena Andreini

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