Polizia. La criminalità al tempo del Covid: oltre 155mila chiamate di emergenza

SESTO FIORENTINO – Un anno impegnato non solo per garantire la sicurezza ma anche per controllare l’attuazione delle normative anti Covid. Nel 2020 i numeri della Polizia parlano da soli: 155.852 le chiamate di emergenza ricevute sulla linea 113 dalla Sala Operativa della Questura di Firenze dal primo gennaio 2020 fino al 9 dicembre scorso, […]

SESTO FIORENTINO – Un anno impegnato non solo per garantire la sicurezza ma anche per controllare l’attuazione delle normative anti Covid. Nel 2020 i numeri della Polizia parlano da soli: 155.852 le chiamate di emergenza ricevute sulla linea 113 dalla Sala Operativa della Questura di Firenze dal primo gennaio 2020 fino al 9 dicembre scorso, quando è entrato a regime il 112 NUE. Sono 423.947 identificazioni e 64.064 i controlli a veicoli dell’anno 2020 da parte di tutta la Polizia fiorentina.

Nell’anno appena trascorso, più di 67.300 le persone identificate e più di 38.600 i veicoli controllati dalla Questura Fiorentina: rispetto al 2019 sono aumentati i controlli in strada (+56,29%), sia delle persone (+33,85) che dei veicoli (+89,92%). Oltre 4.600 le persone che sono state arrestate o denunciate nel 2020 dalla Polizia di Stato tra Firenze, Empoli e Sesto Fiorentino con una media di quasi 13 persone al giorno, più di 390 al mese. Per quanto riguarda i reati sono diminuite le rapine (-14,86% in provincia e -15,85% in città) e si sono dimezzati i furti (-48,57% in provincia e -51,88% nella città di Firenze). 

In calo i furti con strappo (-20,7% in provincia e -17,97% in città), i furti in abitazione (-50,12% in provincia e -52,55 in città), i borseggi (-59,34% in provincia e -60,47 in città), i taccheggi negli esercizi commerciali (-40,75 in provincia e -39,27 in città dove sono tuttavia aumentati gli arresti +85,71 eseguiti nell’ambito del fenomeno), i furti di ciclomotori (-51,88 in provincia e -54,12 in città) e i furti di autovetture (-40,77 in provincia e -44,9 in città). Si attestano in 631 le persone denunciate e in 223 quelle arrestate per i reati di furto, delle quali 363 ritenute responsabili di furti presso esercizi commerciali, mentre sono 120 i rapinatori arrestati o denunciati. Per quanto riguarda invece l’attività di contrasto agli stupefacenti dell’anno scorso sono 169 le persone arrestate per illecita detenzione di droga e 329 quelle denunciate per il medesimo reato che integra anche lo spaccio su piazza. 

Sul fronte “contrasto agli stupefacenti” il 2020 è l’anno dell’Operazione internazionale antidroga denominata “Los Blancos” condotta dalla Squadra Mobile di Firenze e dal Servizio Centrale Operativo – DAC che ha smantellato un’organizzazione criminale di cittadini albanesi, operativa in più contenenti, che trattava direttamente con i grandi cartelli dei narcos sudamericani e gestiva una quota considerevole del traffico di cocaina per l’Europa. Durante la complessa attività investigativa, avviata nel 2015 e conclusa nel settembre 2020 con l’esecuzione di 30 misure cautelari in carcere – sono state arrestate 84 persone e sequestrati circa 4 tonnellate di cocaina, 9 chili di eroina e oltre 5,5 milioni di euro in contanti. 

Nel maggio del 2020 la Squadra Mobile di Firenze si distingue per l’Operazione Cemento Neroche ha portato alla custodia cautelare in carcere per 11 persone, italiane e straniere, ritenute responsabili a vario titolo, nell’ambito di un’inchiesta  nel settore del “caporalato”, di associazione per delinquere, intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, impiego di lavoratori non in regola con le norme in materia di immigrazione e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità nel settore edile.

Nel giugno del 2020 indagini della Squadra Mobile di Firenze nell’ambito delle Sette si sono concluse con l’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 23enne di Montemurlo (PO) che si presentava come un “diavolo – vampiro” con poteri sovrannaturali. Il giovane è finito in manette con l’accusa di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, violenza sessuale nei confronti di diverse vittime, alcune delle quali anche minorenni e pornografia minorile. Lo scorso anno la Polizia ha assestato anche duri colpi alla “Pedopornografia” attraverso una serie di operazioni della Polizia Postale e delle Comunicazioni fiorentina.

Con l’Operazione Dark Ladies, nel febbraio 2020 la Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” chiude il suo cerchio intorno a due mamme ed a un uomo finiti in custodia cautelare in carcere in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver abusato delle proprie figlie minori, diffondendo anche online le immagini delle violenze. Agli indagati sono stati contestati, sempre a vario titolo, i reati di produzione e diffusione di materiale di pornografia minorile online, nonché di violenza sessuale. Le due bambine, vittime degli orrori, sono state affidate ai servizi sociali e condotte in luoghi sicuri. 

Nel luglio 2020 è la volta dell’operazione Dengerous Images al termine della quale la Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” denuncia 20 minorenni per i reati in concorso di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere. Gli investigatori hanno in particolare indentificato un minore, ritenuto organizzatore e promotore, insieme ad altri coetanei, dello scambio di innumerevoli filmati e immagini pedopornografiche, anche in forma di stickers, attraverso diversi social network. 

LaPolizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” ha concluso nell’agosto 2020 l’Operazioen Summer no like con la denuncia di 9 persone indagate per i reati di divulgazione, cessione, detenzione di materiale pedopornografico e per istigazione a delinquere aggravata. L’attività investigativa ha avuto origine dall’analisi di un telefono cellulare sequestrato nell’ambito di una perquisizione eseguita per fatti analoghi. Sull’apparecchio erano state rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, con il coinvolgimento anche di bambini in tenerissima età. 

Un andamento a sé è invece emerso dall’analisi dei dati relativi alle truffe e alle frodi informatiche che nel 2020 ha evidenziato un aumento del fenomeno rispetto all’anno precedente (+16,5 in provincia e +7,88 in città) e si attestano in 326 le persone denunciate o arrestate per questi reati. Dicembre 2020 è il mese dell’Operazione Bitgrail con la quale gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze, con il coordinamento della Sezione financial cybercrime del Servizio Centrale della Polizia Postale in Roma, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi di imprese nei confronti di un 34enne della provincia di Firenze, amministratore unico di una società italiana che gestiva una piattaforma di scambio di cryptovalute (exchange), ritenuto responsabile di una frode informatica da 120 milioni di euro, bancarotta fraudolenta e auto-riciclaggio.

Nell’ambito della prevenzione delle turbative sociali tese a incidere sulla libertà dei cittadini, la Digos di Firenze ha confermato anche nel 2020 la sua costante presenza nel contesto fiorentino, dal dialogo di piazza nelle manifestazioni pubbliche indette da cittadini, categorie o sigle politiche, ai rave party dell’estate, come quello a Brozzi e alla Pescaia, senza dimenticare la sua capacità di scongiurare gravi conseguenze nei luoghi pubblici, teatro di estemporanei ritrovi non autorizzati, o di occupazioni abusive di strutture e che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone.

Nell’aprile 2020 la Digos ha eseguito la perquisizione dell’abitazione di un uomo di 32 anni, di Campi Bisenzio, che tramite il proprio profilo pubblico su una piattaforma social, aveva postato messaggi di apologia nazista e fascista, con fotografie di emblemi, personaggi e slogan di carattere razzista e suprematista. Alcuni dei post, con foto nelle quali lo stesso si ritraeva davanti ai predetti emblemi imbracciando armi, incitavano alla rivolta e ad azioni violente anche nei confronti dello Stato.

Il 26 agosto 2020 Ponte Santa Trinita è stato teatro di una aggressione ultrà ai danni di un noto fotoreporter in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario della fondazione della squadra viola: in poche ore la Digos aveva già rintracciato e denunciato 2 giovani tifosi della Curva Fiesole ritenuti responsabili, in concorso, di violenza privata aggravata dall’aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione pubblica e del reato di danneggiamento.

Quattro persone arrestate e 20 denunciate subito dopo la guerriglia urbana avvenuta la sera del 30 ottobre nel centro storico fiorentino a seguito di una manifestazione non autorizzata con chiamata di piazza sui social tramite un volantino anonimo. Quella sera una generica protesta “anti-sistema” è degenerata in gravi turbative dell’ordine pubblico, con attacchi alle Forze di Polizia, anche con bottiglie molotov e danneggiamenti al centro di Firenze. Nei mesi successivi le indagini della Digos hanno poi portato all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti coinvolti a vario titolo nei gravi fatti di quella sera. La garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini rappresenta l’essenza dell’amministrazione della pubblica sicurezza e, in definitiva, della Polizia di Stato, intesa come suo inscindibile e fondamentale strumento di attuazione. Nel 2020, nonostante le restrizioni alla circolazione, sono state 3.067 le manifestazioni e/o eventi di varia natura organizzati da istituzioni o da cittadini delle quali è stato garantito lo svolgimento in sicurezza e che hanno avuto come principale teatro la città o la provincia di Firenze.

Dagli eventi di rinomata rilevanza internazionale, come Pitti Uomo o il Gran Premio F1 del Mugello, alle visite istituzionali del Presidente della Repubblica o dei Ministri del Governo o, ancora, di importanti personalità nel corso della campagna elettorale trascorsa, fino all’inaugurazione dell’Anno Accademico, con la visita dal Presidente del Consiglio, ed a quello giudiziario; dalle partite di calcio, tra la Fiorentina e le altre squadre del campionato di Serie A, a quelle di rugby; agli sgomberi di strutture occupate senza titolo ai presidi di solidarietà indetti per particolari ricorrenze o accadimenti nel mondo; dalle proteste delle associazioni di categoria di lavoratori, che maggiormente hanno risentito della crisi economica del periodo pandemico, alle manifestazioni indette da sigle sindacali e politiche o da movimenti di carattere politico, sociale o studentesco, che hanno quasi sempre interessato delicati punti della città, sia per la vicinanza ai palazzi istituzionali sia perché in aree di particolare importanza per la cittadinanza tutta.

Sono invece 186 le misure di prevenzione adottate dal Questore nei confronti di persone ritenute pericolose per la pubblica sicurezza e 15 le sospensioni delle licenze a pubblici esercizi, per ragioni di ordine pubblico e pubblica sicurezza, predisposte dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.