Polizia postale, il bilancio del 2020: reati in aumento. Anche quelli legati alla pedopornografia

FIRENZE – Reati in aumento, come confermato dal Compartimento di Polizia Postale per la Toscana diretto dalla dottoressa Alessandra Belardini. Nel 2020 rispetto all’anno precedente. Un anno caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita e che ha portato, in modo repentino, quasi tutte le nostre attività a conoscere una rimodulazione basata in larga […]

FIRENZE – Reati in aumento, come confermato dal Compartimento di Polizia Postale per la Toscana diretto dalla dottoressa Alessandra Belardini. Nel 2020 rispetto all’anno precedente. Un anno caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita e che ha portato, in modo repentino, quasi tutte le nostre attività a conoscere una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete. Insomma, se da un lato ha accelerato un processo di modernizzazione, dall’altro ha determinato una maggiore esposizione alle cosiddette aggressioni della cyber-criminalità. Su scala regionale, quindi, i numeri dell’anno appena trascorso dicono che 1.249 sono state le persone denunciate (erano state 1.013 nel 2019); undici gli arresti (6 l’anno precedente) e 94 le perquisizioni contro le 63 del 2019. In aumento anche i reati legati alla pedopornografia, con un incremento di circa il 110% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori on line e all’adescamento di minori, sempre on line, per i quali sono stati eseguiti 69 arresti e denunciate 1.192 persone. Il portale del Commissariato di Polizia è diventato di conseguenza il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale o vuole scaricare modulistica e fare segnalazioni. Con questi numeri: le segnalazioni sono passate da 23.311 a 55.792; le richieste di informazioni da 20.923 a 25.743 e e le denunce da 10.571 a 11.977. Nell’ambito, inoltre, del diversificato contesto operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni, particolare attenzione viene costantemente rivolta anche al fenomeno della “disinformazione”, con un impegno ancora maggiore nel contesto emergenziale vissuto a causa della diffusione del virus Sars-Cov2: la crescente proliferazione delle cosiddette fake news, sovente caratterizzata da un potenziale impatto negativo sulla salute pubblica e sulla corretta ed efficace comunicazione istituzionale ha imposto di innalzare i livelli di attenzione nell’ottica di un efficace contenimento del particolare fenomeno. In tale direzione, il potenziamento dell’operatività del Commissariato di PS online ha permesso di innalzare i livelli di interazione con i cittadini, i quali, in una situazione di emergenza sanitaria, hanno mostrato un accresciuto bisogno di strumenti idonei a garantire rapidi ed efficaci riferimenti istituzionali a cui poter indirizzare le proprie segnalazioni e le proprie preoccupazioni e da cui poter apprendere informazioni corrette, utili anche a prevenire il consumarsi di condotte delittuose. Al riguardo, dall’inizio dell’emergenza Covid-19, sono stati individuati 136 eventi, riconducibili al fenomeno della disinformazione, rispetto ai quali è stato predisposto uno specifico alert funzionale alla veicolazione delle corrette informazioni. E se nel 2019 le segnalazioni di fake news erano state 21, nel 2020 sono salite a 134 mentre gli alert diramati sono saliti da 29 a 136. Anche questo uno specchio dei tempi che stiamo vivendo.