Ponte sul fosso Macinante: nel 2020 la gara per i lavori, per la riapertura se ne parla nel 2021

CAMPI BISENZIO – Ponte sul fosso Macinante, per la riapertura se ne parla nel 2021. Il ponte, infatti, è chiuso da marzo dell’anno scorso, dopo che un sopralluogo effettuato dal personale del settore lavori pubblici del Comune di Campi, successivo alle segnalazioni di alcuni cittadini, aveva accertato lesioni importanti alla struttura. Da qui la decisione di un […]

CAMPI BISENZIO – Ponte sul fosso Macinante, per la riapertura se ne parla nel 2021. Il ponte, infatti, è chiuso da marzo dell’anno scorso, dopo che un sopralluogo effettuato dal personale del settore lavori pubblici del Comune di Campi, successivo alle segnalazioni di alcuni cittadini, aveva accertato lesioni importanti alla struttura. Da qui la decisione di un vero e proprio restyling, su cui abbiamo fatto il punto con l’assessore ai lavori pubblici, Lorenzo Loiero. “E’ stato approvato il progetto preliminare – ha detto l’assessore – e per una ristrutturazione completa serviranno 500.000 euro. L’opera è stata inserita nel Piano triennale degli investimenti con annualità 2020”. Il che vuol dire che l’obiettivo dell’amministrazione comunale campigiana è quello di mettere a gara i lavori entro l’estate in modo che il ponte possa essere riaperto al traffico – non a quello pesante ovviamente – nel 2021. “Siamo consapevoli dell’importanza di quel ponte – continua Loiero – sia per quanto riguarda la viabilità della zona che per la zona industriale di via dei Bassi”. Non a caso, una volta terminati i lavori, i mezzi pesanti saranno obbligati a raggiungerla passando da via Campania, lato Comune di Firenze, seguendo lo stesso percorso che fanno tuttora per raggiungere le varie aziende dislocate nella zona. Così come non è un caso, aggiungiamo noi, che, in precedenza, l’uso del ponte da parte dei mezzi superiori alle 5 tonnellate di peso ne abbia causato il “collasso”. “Dagli studi fatti in questi mesi – aggiunge Loiero – abbiamo potuto verificare che il ponte, realizzato nel tardo Medioevo, era stato completamente rifatto negli anni Quaranta (come testimoniano le due fotografie che pubblichiamo qui di seguito) ma solo con inerti, quindi scarso dal punto di vista strutturale. Contemporaneamente abbiamo fatto delle verifiche anche al ponte dei Tomberli, la cui competenza è insieme al Comune di Signa, che ha dimostrato una natura strutturale diversa e molto più solida”. Altro particolare da non sottovalutare, per la ristrutturazione completa del ponte “saranno necessari – conclude Loiero – anche alcuni passaggi con il Comune di Firenze che invece ha la competenza sul fosso Macinante”. La speranza, insomma, è che una volta eseguiti i lavori, tutto possa tornare alla normalità.

Pier Francesco Nesti