Poste. Presidio dei lavoratori contro i “tagli” al personale

SESTO FIORENTINO – Solo a Firenze sono 1000 addetti in meno in 10 anni e 27 sportellisti meno di quelli necessari: sono alcuni dei numeri delle Poste che ha portato a un boom del precariato tra i portalettere e la mancanza di di 104 full time al Cs di Sesto Fiorentino. Per ribadire la contrarietà […]

SESTO FIORENTINO – Solo a Firenze sono 1000 addetti in meno in 10 anni e 27 sportellisti meno di quelli necessari: sono alcuni dei numeri delle Poste che ha portato a un boom del precariato tra i portalettere e la mancanza di di 104 full time al Cs di Sesto Fiorentino. Per ribadire la contrarietà a questi continui tagli al personale, stamani i lavoratori delle Poste hanno attuato un presidio al Centro smistamento di via Pasolini. Dal 1 marzo, inoltre, la Slc Cgil Toscana ha aperto in tutte le province il conflitto di lavoro per denunciare in primis la grave carenza di personale, che in tutte le divisioni ha raggiunto livelli insostenibili per garantire un normale svolgimento delle attività in tutti i settori: dal 27 aprile è in corso una astensione dagli straordinari e dalle prestazioni aggiuntive che durerà fino al 27 maggio. 

“Protestiamo per poter garantire un servizio migliore, per condizioni di lavoro sostenibili da un punto di vista della sicurezza e della salute dei lavoratori, per la necessità di garantire gli stessi diritti a chi è assunto con contratti a tempo determinato. Senza risposte, la mobilitazione e l’agitazione prosegiuranno” dice Michele Mengoli di Slc Cgil Firenze-Prato-Pistoia, che chiede un piano di assunzioni all’azienda (la Toscana è una delle regioni che ha subito più tagli). Il tutto, senza dimenticare le pressioni commerciali per vendere polizze o prodotti finanziari, ormai costanti per tutte le figure professionali, e le sempre più frequenti aggressioni dell’utenza agli operatori che dall’inizio della pandemia sono spesso finite nelle cronache dei giornali. Stamani davanti al Centro Smistamento di Poste in via Pasolini (dove l’azienda ha smantellato il servizio mensa, causando la protesta del sindacato), si è svolto un presidio-incontro aperto di lavoratori e Slc Cgil per discutere a livello fiorentino della vertenza sul precariato e delle condizioni di lavoro e servizio.