Potere al Popolo: “Il Pd dice si dice favorevole a sostenere gli operai ex Gkn, ma poi fa il contrario”

FIRENZE – “Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) è stata scritta una pagina nera per il nostro territorio. Dopo l’ingresso degli operai Gkn in consiglio comunale, la maggioranza del consiglio ha espresso solidarietà nei confronti della lotta per la reindustrializzazione condotta dai lavoratori. Uno dei punti ottenuti dal Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze […]

FIRENZE – “Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) è stata scritta una pagina nera per il nostro territorio. Dopo l’ingresso degli operai Gkn in consiglio comunale, la maggioranza del consiglio ha espresso solidarietà nei confronti della lotta per la reindustrializzazione condotta dai lavoratori. Uno dei punti ottenuti dal Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze in quell’occasione è stata la possibilità che il consiglio comunale di lunedì prossimo si svolgesse dentro le mura dello stabilimento. Ciò avrebbe smontato con i fatti quello che dice Borgomeo in merito all’occupazione dello stabilimento e alla presunta inagibilità alla base dell’assenza di un progetto industriale”: questa la presa di posizione di Potere al Popolo in merito al no al consiglio comunale all’interno della ex Gkn lunedì prossimo. 

“La sola presenza del consiglio comunale – aggiungono – avrebbe smontato quelle accuse e costituito un segnale importante per attrarre investimenti e tenere viva la lotta degli operai che, ricordiamolo, chiedono a gran voce un intervento pubblico perché Gkn torni a essere una fabbrica di pubblica utilità. A decidere della possibilità di fare o meno il consiglio comunale in fabbrica è stata demandata la Conferenza dei capi gruppo, ossia una riunione dei leader di ogni gruppo consiliare. Il gruppo da noi sostenuto, Sinistra progetto comune, il cui capo gruppo è Antonella Bundu, ha spinto con forza perché il consiglio si svolgesse in fabbrica. Al contrario Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Gruppo Centro dell’ex candidato sindaco Ubaldo Bocci hanno dichiarato la loro contrarietà, e che la maggior parte dei loro consiglieri non sarebbe stata presente in fabbrica e avrebbe disertato il consiglio qualora si fosse deciso in tal senso”.

“Qualcuno dirà: – concludono – ok, ma Lega, FdI, Forza Italia e Gruppo Centro costituiscono una minoranza, contando che la maggioranza comunale (costituita da Pd più lista del sindaco) più due forze di opposizione come Sinistra progetto comune (due consiglieri) e M5S (due consiglieri), avrebbero indicato la scelta di fare il consiglio in Gkn. Il problema è che all’interno del Pd e della Lista Nardella a parole ci si dice favorevoli a sostenere gli operai Gkn fino alla fine, ma nei fatti si continua a fare il contrario. Lo abbiamo visto al momento del voto della legge antidelocalizzazioni (dove anche il M5S votò a favore dell’emendamento del Governo Draghi, opposto all’emendamento Mantero-Gkn); e lo vediamo anche oggi, quando, di fronte al ricatto della destra di Governo, si decide di arretrare invece di andare all’attacco”.