Potere al Popolo: “La petizione antidelocalizzazioni degli operai Gkn verso le 50.000 firme”

FIRENZE – La petizione per una legge antidelocalizzazioni “vola – si legge in una nota di Potere al Popolo – verso l’obiettivo delle 50.000 firme. Una soglia psicologica importante, quella di una legge di iniziativa popolare, raggiunta nel giro di pochi giorni. E non è un caso: non solo perché quella di Gkn è una […]

FIRENZE – La petizione per una legge antidelocalizzazioni “vola – si legge in una nota di Potere al Popolo – verso l’obiettivo delle 50.000 firme. Una soglia psicologica importante, quella di una legge di iniziativa popolare, raggiunta nel giro di pochi giorni. E non è un caso: non solo perché quella di Gkn è una lotta giusta, per la conservazione di 500 posti di lavoro e degli affetti che vi ruotano intorno. Ma perché questa lotta parla di futuro, della necessità di impedire l’impoverimento tecnologico e occupazionale del nostro territorio, per poter immaginare una transizione ecologica reale, fondata sulla mobilità sostenibile e sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Dietro l’alto numero di firme c’è dunque la solidarietà di tanti lavoratori e lavoratrici, del territorio, ma anche la mobilitazione concreta delle associazioni dei giuristi progressisti: dal Telefono Rosso di Potere al popolo, dai Giuristi Democratici, all’Associazione Comma 2. La petizione è stata inoltre rilanciata dalle principali organizzazioni della sinistra politica e sociale fiorentina. Da Potere al popolo, ad Arci Firenze, Anpi Firenze, Firenze Città Aperta, oltre a personalità come Antonella Bundu e Tommaso Fattori”. Nel frattempo si allarga il fronte di parlamentari disponibili a presentare la legge in Parlamento: oltre a Matteo Mantero, senatore di Potere al Popolo, martedì dai cancelli della fabbrica ha dato la propria disponibilità Yana Ehm, del gruppo misto della Camera.

“Siamo felici del lavoro svolto, – ha detto Giuliano Granato, portavoce di Potere al Popolo – di essere riusciti a smuovere una solidarietà concreta, che si tradurrà nel giro di pochi giorni nel deposito del Ddl antidelocalizzazioni in Parlamento, probabilmente in entrambi i rami. Ora chi ha veramente a cuore la sorte dei lavoratori della Gkn e a parole afferma di voler tutelare il comparto produttivo può dimostrarlo nei fatti, sostenendo e votando il Ddl operaio. Non è più il tempo delle passerelle, ma dei fatti concreti”. Al link la petizione: https://www.change.org/p/fermiamo-le-delocalizzazioni-e-lo-smantellamento-del-tessuto-produttivo