Potere al popolo: “Sabato saremo al fianco dei lavoratori della Gkn”

CAMPI BISENZIO – “Anche noi abbiamo deciso di raccogliere l’appello dei 500 lavoratori e lavoratrici della fabbrica: insorgiamo”. A dirlo, in una nota, è la “comunità”, così come si definiscono, di Potere al popolo. “La vicenda Gkn, infatti, non riguarda solo le maestranze dello stabilimento di Campi. Riguarda tutti noi. In primo luogo perché Gkn […]

CAMPI BISENZIO – “Anche noi abbiamo deciso di raccogliere l’appello dei 500 lavoratori e lavoratrici della fabbrica: insorgiamo”. A dirlo, in una nota, è la “comunità”, così come si definiscono, di Potere al popolo. “La vicenda Gkn, infatti, non riguarda solo le maestranze dello stabilimento di Campi. Riguarda tutti noi. In primo luogo perché Gkn è stato il licenziamento di massa più grosso dallo sblocco dei licenziamenti, attuato in modo piratesco da un fondo di investimento statunitense. Ci avevano detto che non sarebbe successo nulla, che i titolari di impresa avrebbero utilizzato la cassa integrazione “raccomandata” da Governo Draghi e Confindustria, con la complicità, peraltro ipocritamente mascherata da successo, dei dirigenti dei sindacati confederali. A tre settimane dal 1 luglio, contando solo i licenziamenti Whirpool, Gkn, Timken, Gianetti Ruote, Rotork, Ansor, Shilo, Vitesco, siamo ben oltre i 1.200 dipendenti licenziati. E questa è solo la punta dell’iceberg, perché non si conta l’indotto, le ditte esternalizzate e le migliaia di imprese che non fanno notizia. Senza considerare poi il milione di posti di lavoro più o meno precari persi durante la pandemia”.

“La verità – dicono in una nota – è che lo sblocco dei licenziamenti ha mostrato le falle di un sistema paese, del complesso dei trattati europei e di uno Stato al servizio degli imprenditori e nemico dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto se giovani e donne. Diciamocelo dunque chiaramente: la vera controparte di queste vertenze non sono dunque solo le imprese che licenziano, ma il Governo Draghi che non fa nulla perché ciò non avvenga. Lo sciopero generale provinciale convocato il 19 luglio a Firenze e Prato da tutti i sindacati, di base e confederali, è stato un segnale importante, come anche la manifestazione di 5.000 persone in Santa Croce a Firenze. L’appuntamento dello sciopero unitario dei sindacati di base del 18 ottobre è un altro segnale di unità importantissimo che va in questo senso. Chiediamo ora a tutti di scendere in piazza il 24 luglio alle 9.30 di fronte ai cancelli della Gkn a Campi Bisenzio, per una grande manifestazione nazionale. E’ importante che la solidarietà di questi giorni si trasformi in un fiume in piena e ben visibile”.