PRATO – Sarà presentata oggi la relazione finale integrata sul masterplan di Toscana Aeroporti da parte del gruppo di studio tecnico intercomunale, cui fanno parte i tecnici dei Comuni di Sesto Fiorentino, Prato, Firenze, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Signa e Poggio a Caiano.
Il gruppo aveva chiesto alla Regione una proroga fino al 14 ottobre per le integrazioni alle osservazioni al progetto di ampliamento di Peretola. Questi pareri tecnici vengono presentati alla Regione che a sua volta invierà tutte le osservazioni al ministero dell’Ambiente, titolare del procedimento di Valutazione impatto ambientale.
Le criticità principali emerse erano già state anticipate al tavolo congiunto, riunitosi a Prato lo scorso 2 ottobre. In particolare nel documento si solleva la questione dell’utilizzo dei dati medi di traffico aereo. Le valutazioni ambientali del masterplan, rilevano i tecnici del gruppo, sono costruite sullo scenario di traffico medio, mentre la Via invece dovrebbe tener conto dei dati di traffico massimo, ovvero dei picchi che si possono raggiungere. I tecnici hanno evidenziato nel documento anche una contraddizione all’interno dello stesso masterplan che nella parte progettuale tiene conto del carico massimo, mentre nell’affrontare i temi di impatto ambientali si ferma ai dati di traffico medio.
Quanto all’impatto sanitario, secondo il gruppo di studio tecnico intercomunale la valutazione presentata (la cosiddetta VIS breve) da Toscana aeroporti non risulta sufficientemente approfondita a fronte dell’importanza dell’opera che si intende realizzare. I tecnici richiedono quindi maggiori dettagli.
Il masterplan si limita a valutare, secondo le osservazioni dei tecnici comunali, l’impatto inquinante del singolo progetto, senza tener conto degli effetti collettivi. Sulla zona interessata dal progetto del nuovo aeroporto di Peretola, infatti, insiste già un’infrastrutturazione importante, oltre ad altre opere in fase di realizzazione o da realizzare come la Scuola marescialli, il nuovo stadio, la terza corsia dell’autostrada e il termovalorizzatore di Case Passerini. Nella valutazione degli inquinanti e in particolare delle emissioni atmosferiche, quindi, dovrebbe essere tenuto conto della somma dei diversi fattori. Inoltre secondo i tecnici vengono sottostimati sia gli impatti acustici sia il carico indotto dall’aeroporto stesso.
Quanto all’ambiente, nel documento presentato si fa menzione nelle osservazioni anche della bonifica ambientale delle terre da scavo, dell’incidenza negativa sull’ecosistema esistente e dell’assetto del reticolo idraulico: in merito a quest’ultimo a preoccupare gli enti è soprattutto la proposta del nuovo percorso del Fosso reale.
Secondo i tecnici il masterplan sottostima anche il carico complessivo del traffico indotto dal nuovo aeroporto e considera come già realizzate alcune infrastrutture viarie come la Prato-Mezzana-Ricasoli e l’ampliamento della A11 su cui i tempi di completamento non possono essere dettate da Toscana aeroporti.
Ultimo punto sollevato dal gruppo del Comitato di garanzia i piani di rischio e aree di sorvolo. I tecnici evidenziano tra le criticità il fatto che a loro avviso il masterplan non valuta gli scenari incidentali di rischio rispetto alle strutture che si trovano in prossimità dell’aeroporto (Polo Universitario, scuola Marescialli, chiesa di San Giovanni Battista, uffici di Società autostrade, etc.).