Presidio dei lavoratori del Cartonificio Fiorentino davanti al Municipio “venderemo cara la pelle”

SESTO FIORENTINO – Scongiurare il trasferimento ad Altopascio per i lavoratori del Cartonificio Fiorentino e trovare una soluzione nella Piana perchè, dicono lavoratori e sindacati “il Cartonificio Fiorentino è patrimonio di Sesto Fiorentino”. Sono ritornati oggi ad incrociare le braccia i lavoratori, (una novantina nello stabilimento di viale Ariosto) e questo pomeriggio hanno attuato un […]

SESTO FIORENTINO – Scongiurare il trasferimento ad Altopascio per i lavoratori del Cartonificio Fiorentino e trovare una soluzione nella Piana perchè, dicono lavoratori e sindacati “il Cartonificio Fiorentino è patrimonio di Sesto Fiorentino”. Sono ritornati oggi ad incrociare le braccia i lavoratori, (una novantina nello stabilimento di viale Ariosto) e questo pomeriggio hanno attuato un presidio davanti al Palazzo comunale. “Venderemo cara la pelle. Siamo un’azienda leader nel settore” dicono i lavoratori. “Adesso siamo in una situazione di stallo – affermano Giuseppe Gentile di Slc Cgil e Fabio Guerri di Fistel Cisl – chiediamo all’azienda di concordare tempi congrui per poter lavorare alla ricerca dei terreni e alle istituzioni, in particolare alla Regione di fare tutti gli sforzi possibili per evitare pendolarismi che obblighino i lavoratori, occupati in tre turni, a spostamenti oltre i 50 chilometri”. I lavoratori hanno incontrato anche il sindaco Lorenzo Falchi. Presente anche l’assessore Jacopo Madau.

“Il Cartonificio ha vissuto vari momenti di difficoltà nei rapporti tra lavoratori, proprietà, forze sindacali per quanto riguarda il futuro dello stabilimento – dice il sindaco Lorenzo Falchi – abbiamo seguito la vicenda in primo piano e ultimamente insieme alla Regione. L’attenzione del Comune e, mi sento di dire anche della Regione, è massima. Se l’intenzione dell’azienda è quella di investire in un altro stabilimento c’è la massima disponibilità in passato come in futuro per provare ad aiutare a trovare un terreno adeguato, lo avevamo già fatto come Comune offrendo alcune alternative. Insieme alla Regione abbiamo allargato ad altri comuni non solo della Piana, ma anche dell’area pratese, sono state avanzate alcune proposte all’azienda. Stiamo svolgendo anche un ruolo che non è proprio quello delle amministrazioni pubbliche, ma lo facciamo volentieri sperando da parte della proprietà ci sia la reale intenzione di investire in un nuovo stabilimento. Se invece il tema è vogliamo chiudere veloce per spostare, accentrare su Altopascio, una scelta che rientra nelle decisioni dell’azienda, noi siamo siamo contrari perché vorrebbe dire chiudere una realtà produttiva”.