Presidio dei lavoratori della Cavalli per dire “no” allo spostamento a Milano

SESTO FIORENTINO – Presidio oggi pomeriggio 3 giugno dei lavoratori della Cavalli dell’Osmannoro. I lavoratori si sono ritrovati a Firenze di fronte alla Fortezza da Basso, in occasione dell’incontro tra sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil e azienda nella sede di Confindustria Firenze in via Valfonda, per ribadire il “no” alla chiusura della sede di […]

SESTO FIORENTINO – Presidio oggi pomeriggio 3 giugno dei lavoratori della Cavalli dell’Osmannoro. I lavoratori si sono ritrovati a Firenze di fronte alla Fortezza da Basso, in occasione dell’incontro tra sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil e azienda nella sede di Confindustria Firenze in via Valfonda, per ribadire il “no” alla chiusura della sede di Sesto Fiorentino, col conseguente spostamento di 170 dipendenti a Milano che equivarrebbe a un licenziamento mascherato. I sindacati chiedono che nell’incontro l’azienda presenti il Piano industriale.

Il sindaco Lorenzo Falchi, ha preso parte al presidio dei lavoratori della Cavalli. “È doveroso essere qui oggi, con le lavoratrici e lavoratori della Cavalli che da mesi aspettano di conoscere dall’azienda le reali intenzioni per il rilancio – afferma il sindaco – L’unica certezza è il trasferimento di 170 persone a Milano, senza che si conoscano il piano industriale e le reali intenzioni della proprietà. Più passa il tempo e più si concretizza la sensazione di avere davanti 170 licenziamenti mascherati, una prospettiva che lede la dignità dei lavoratori e danneggia il nostro territorio. Chiediamo chiarezza, serietà e rispetto per queste donne e questi uomini, le cui competenze hanno permesso alla Cavalli di diventare uno dei marchi di moda più noti al mondo. A Confindustria Firenze, nel rispetto dei ruoli, chiediamo di attivarsi presso il suo associato, evidenziando e sottolineando l’importanza che avrebbe per il nostro territorio il mantenimento di questa realtà produttiva”.