Prevenzione e sicurezza idraulica: il Consorzio di bonifica Medio Valdarno e i Comuni fanno il punto della situazione

SIGNA – Quella di stamani a Signa è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulle “pianure” in riva destra e sinistra del fiume Arno, in una delle zone idraulicamente più complesse e delicate dell’intera area del Medio Valdarno. A farlo il presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino, insieme ai sindaci […]

SIGNA – Quella di stamani a Signa è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulle “pianure” in riva destra e sinistra del fiume Arno, in una delle zone idraulicamente più complesse e delicate dell’intera area del Medio Valdarno. A farlo il presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino, insieme ai sindaci dei Comuni di Signa, Lastra a Signa, Calenzano e Scandicci. Un territorio, quello “esaminato”, dove, numeri alla mano, “il Consorzio di bonifica investe ogni anno circa 1,7 milioni di euro in destra idraulica e circa 1 milione di euro in sinistra per le sole manutenzioni ordinarie. Una cifra – hanno spiegato – a cui, se si aggiungono le manutenzioni straordinarie e i progetti strutturali su progetto, si arrivano a sommare, negli ultimi 5 anni, più di 22 milioni di euro di lavori realizzati”.

Fra questi le opere sull’Ombrone a Castelletti, l’area di laminazione Lago “Il Pino” a servizio del canale Goricina e del sistema acque basse, l’adeguamento funzionale del canale emissario e impianto idrovoro “Viaccia” e la cassa di espansione di Padule nel Comune di Sesto Fiorentino mentre sul versante sinistro le due bocche tarate di Vingone e Soglia a Scandicci. “Oltre le manutenzioni ordinarie già confermate anche per il 2023 nella Piana tra Firenze e Prato sono già cominciati o di prossima attivazione altri 15 milioni di euro di interventi strutturali tra cui in modo particolare si segnalano i lavori in corso alla cassa di espansione “Lupo” sul Canale Vingone, il completamento della cassa di espansione La Gora, l’adeguamento arginale della Gora Mazzoni a valle dell’immissione della Gora Bresci e poi a venire i grandi interventi sulla Marina e ancora a completamento del sistema della Viaccia”.

Ogni anno, inoltre, sulle due pianure intorno all’Arno “si eseguono sfalci nei tratti urbani dei corsi d’acqua e sulle opere idrauliche per 600 chilometri e più di 120 ettari; si lavora ai diradamenti selettivi che servono a regolare e riqualificare la fascia arborea riparia per una media di circa 27 chilometri e si portano a conclusione una media di 59 interventi di manutenzione incidentale, ovvero di riparazioni, sistemazioni e lavorazioni varie che si rendono necessarie a seguito di piccoli e grandi eventi meteo, segnalazioni dei comuni, delle associazioni e dei cittadini contribuenti”.

“Nella Piana fiorentina e pratese, sulle colline di Poggio a Caiano, Carmignano, Calenzano, Scandicci e Lastra a Signa e nella Piana intorno a Badia a Settimo – ha detto il presidente Bottino – si concentra il core business del Consorzio di bonifica. Qui funzionano i grandi impianti idrovori di pianura e si fanno anno dopo anno grandi investimenti in manutenzione ordinaria sul sistema dei canali e sui torrenti di versante. Le opere idrauliche sono già numerose ma, così come si fece dopo le alluvioni dei primi anni ’90 si continuano a realizzare rinforzi, adeguamenti e sistemazioni nuove per aumentare il grado di resilienza e sicurezza idraulica del territorio: basti pensare ai lavori già in corso o che partiranno a breve per altri 15 milioni di euro”. “Una grande soddisfazione e un sincero ringraziamento al Consorzio di bonifica per il grande lavoro che sta portando avanti. Siamo davanti a un disegno progettuale – ha detto il sindaco di Signa, Giampiero Fossi – che coinvolge molti Comuni e guarda alla riorganizzazione di territori importanti ma al contempo difficoltosi dal punto di vista idrogeologico”. “Gli interventi eseguiti negli ultimi anni nel nostro territorio da parte del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno – ha aggiunto il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni – hanno perseguito essenzialmente due obiettivi: da un lato la costante manutenzione degli argini con puntuali e periodici interventi di sfalcio della vegetazione e dall’altro con le opere di bonifica, messa insicurezza e riqualificazione delle sponde dell’Arno e i suoi affluenti”.

Concetti ribadoiti anche dal sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini: “Stiamo parlando di un lavoro che deve essere giustamente valorizzato. Un lavoro essenziale per la sicurezza idraulica e il presidio del territorio ma anche come modello di sviluppo ancorato alla tutela del territorio stesso”. “Gli interventi del Consorzio di bonifica del Medio Valdarno – ha concluso il vice-sindaco di Scandicci, Andrea Giorgi – hanno un’importanza primaria per la sicurezza e per la modernizzazione del nostro territorio. Tra le previsioni fondamentale è la Cassa di laminazione del torrente Ghindossoli fissata nel Piano attività di bonifica, un investimento di 2,9 milioni di euro per il futuro assetto idrogeologico dell’area, con cui finalmente saranno affrontati i disagi sia nella zona di via di Triozzi sia dell’autostrada A1. Le previsioni riguardano inoltre il sistema idraulico di Castelpulci e la manutenzione straordinaria della traversa sulla Greve all’altezza de Le Bagnese, per un totale di oltre 5,3 milioni di euro di futuri investimenti per migliorare ulteriormente la sicurezza idrogeologica a Scandicci”.