Prima seduta del Consiglio della Città metropolitana

FIRENZE – Prima seduta stamani per il Consiglio della Città metropolitana, formata da 18 consiglieri provenienti dai Comuni che compongono il nuovo ente e che sono stati nominati dopo le elezioni del 28 settembre. Tra i consiglieri metropolitani anche i sindaci di Calenzano Alessio Biagioli e di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. Ad aprire la seduta di […]

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FIRENZE – Prima seduta stamani per il Consiglio della Città metropolitana, formata da 18 consiglieri provenienti dai Comuni che compongono il nuovo ente e che sono stati nominati dopo le elezioni del 28 settembre. Tra i consiglieri metropolitani anche i sindaci di Calenzano Alessio Biagioli e di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.

Ad aprire la seduta di insediamento, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il sindaco metropolitano Dario Nardella, primo cittadino del Comune capoluogo. “Considero questa giornata solenne, un momento storico per Firenze e per tutta l’area metropolitana”, ha esordito Nardella. Oggi “segniamo il passaggio dalla Provincia di Firenze alla Città metropolitana”. Termina in qualche modo una lunga attesa, di quasi più di quindici anni, “troppo lunga, che sta a noi colmare facendo funzionare immediatamente tutti gli organi che dovranno sovrintendere la vita di questa realtà”.

Da Nardella un omaggio alla storia della Provincia, “ricca e straordinaria, cominciata 150 anni fa” e che oggi si conclude, con una sottolineatura per “la passione e la dedizione di Andrea Barducci”, presidente della Provincia uscente, che è stato applaudito calorosamente dall’assemblea metropolitana e dai presenti alla seduta del Consiglio: tra di loro i comandanti dei corpi di sicurezza, i rappresentanti delle forze economiche e sindacali, il prefetto Varratta, i sindaci, gli amministratori della Regione Toscana, l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, la presidente della Comunità Ebraica Sara Cividalli.
La Città metropolitana “non sarà una copia sbiadita della Provincia di Firenze” ha concluso Nardella. A intervenire, tra i consiglieri, anche Fossi, che ha parlato di “passaggio istituzionale atteso. Da ora in poi bisogna guardare al presente e al futuro. Dobbiamo uscire dalla fase della contrapposizione e superare, in modo inclusivo, il conflitto fra capoluogo e territori”.

Ora il Consiglio ha davanti tre sedute per l’approvazione dello Statuto. “Vorrei che fosse uno strumento semplice, snello – ha sottolineato Nardella – che detti la vita essenziale della Città. Scommettiamo sul territorio. Per questo vorrei proporre che il Consiglio metropolitano non abbia una sede unica ma si riunisca nei municipi, andando dai cittadini”. La prossima assemblea metropolitana sarà il 29 ottobre. Tra gli obiettivi, ha spiegato Nardella stamani, ci sarà la semplificazione: eliminare 42 sportelli alle imprese, eliminare 42 duplicazioni di ogni cosa, semplificare.

foto Met