Primo giorno di scuola difficile. Lettera di un genitore

SESTO FIORENTINO – “Non rubateci la magia del primo giorno di scuola” è quanto chiede un genitore, Francesco Fastellini ai docenti in una lettera aperta.  “In questi giorni si è tanto parlato di scuola, di assunzioni, di buona o cattiva riforma, di precari, di proteste più o meno giuste, ecco io vorrei parlarvi dei nostri figli, […]

SESTO FIORENTINO – “Non rubateci la magia del primo giorno di scuola” è quanto chiede un genitore, Francesco Fastellini ai docenti in una lettera aperta.  “In questi giorni si è tanto parlato di scuola, di assunzioni, di buona o cattiva riforma, di precari, di proteste più o meno giuste, ecco io vorrei parlarvi dei nostri figli, che sono il cuore della scuola e del suo scopo: educare. 
Martedi 15 settembre la mia prima figlia varcherà il cancello della sua nuova scuola e inizierà l’avventura delle elementari, accompagnata da noi babbo e mamma, trepidanti e commossi nel vedere la nostra bambina che cresce ed inizia la sua strada alla scoperta del mondo.
In quel giorno, il suo ed il nostro primo giorno di scuola, tutte le sue speranze, le sue attese, le sue aspettative, si concretizzeranno in corridoi, aule, compagni e professori che l’accompagneranno per i prossimi cinque anni.
E’ questo il giorno in cui la scuola con tutti i suoi operatori, a partire dai professori, ai segretari fino ai bidelli, aprono le loro porte e accolgono i bambini riscoprendo in un nuovo inizio quella che è la grande avventura educativa, di dare ai ragazzi il metodo per poter scoprire, conoscere e stupirsi della bellezza del mondo. Per questo chiedo a tutti gli operatori della scuola di non rubarci la magia del primo giorno di scuola, di non dimenticare di quando eravate bambini, dei vostri bambini, e della vostra missione, in nome di una protesta ( giusta o sbagliata che sia) che può essere fatta in altri momenti e modi; quel giorno aprite le vostre porte ed abbracciare i nostri bambini, il nostro futuro ed il bene più grande che abbiamo”.