Primo Maggio davanti ad Amazon

CALENZANO – Ieri 1 maggio, festa del lavoro, davanti ad Amazon si sono trovati sindacati, lavoratori e anche alcuni esponenti della politica di Calenzano dall’assessore Irene Padovani ai consiglieri Maria Arena e Alessio Berti. “I dati sono stati diffusi dall’Istat sul mese di marzo 2021. Quasi 900 mila occupati in meno rispetto a febbraio 2020, […]

CALENZANO – Ieri 1 maggio, festa del lavoro, davanti ad Amazon si sono trovati sindacati, lavoratori e anche alcuni esponenti della politica di Calenzano dall’assessore Irene Padovani ai consiglieri Maria Arena e Alessio Berti. “I dati sono stati diffusi dall’Istat sul mese di marzo 2021. Quasi 900 mila occupati in meno rispetto a febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia. – si legge in una nota postata da Maria Arena su Facebook — Nonostante il blocco dei licenziamenti. Nonostante la cassa integrazione. Il lavoro perduto è soprattutto femminile (-4,5% contro -3,4%), donne giovani che vivono con i genitori o con il partner, senza o con figli.  Il settore dei servizi è stato il più colpito dagli effetti della pandemia, e in particolare i servizi alle famiglie, turismo, ristorazione dove le donne sono più presenti, per di più con contratti più precari e spesso lavori irregolari. Il lavoro perduto è quello dei dipendenti a tempo determinato (-9,4%) e dei lavoratori indipendenti (-6,6%) che hanno raggiunto il minimo, 345 mila in meno, per un totale di 4 milioni 893 mila autonomi. Il lavoro perduto è soprattutto. Tra i 25 e i 34 anni il tasso di occupazione è arrivato al 60,3%, 10 punti sotto marzo 2008, e cioè prima della precedente crisi. Il 40% dei giovani che dovrebbero cominciare a costruirsi una vita indipendente non ha lavoro. Il lavoro perduto è anche il lavoro dei migranti, sempre più “invisibili, C’è parecchio da fare per ristabilire gli equilibri in questa società, dentro e soprattutto fuori dalla pandemia. E nessuno può tirarsi indietro”.