Primo Maggio: il sindaco Fossi “Oggi dopo due anni di pandemia il lavoro torna ad essere centrale”

SESTO FIORENTINO – “Al lavoro per la pace”: questo lo slogan del Primo Maggio, la tradizionale manifestazione che ha visto in testa al corteo che ha attraversato la città i lavoratori del Cartonificio Fiorentino, seguiti da altri lavoratori con altrettanti striscioni delle aziende della Piana e di Firenze. Insieme al Comune di Sesto Fiorentino e […]

SESTO FIORENTINO – “Al lavoro per la pace”: questo lo slogan del Primo Maggio, la tradizionale manifestazione che ha visto in testa al corteo che ha attraversato la città i lavoratori del Cartonificio Fiorentino, seguiti da altri lavoratori con altrettanti striscioni delle aziende della Piana e di Firenze. Insieme al Comune di Sesto Fiorentino e al sindaco Lorenzo Falchi, gli altri Comuni della Piana: Calenzano, Signa e Campi Bisenzio. Ed è stato proprio il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi a prendere la parola.

Molte le persone in corteo e tantissime in piazza Ginori. Dopo due anni di “blocco” dovuto alla pandemia persone di tutte le età si sono ritrovate a manifestare “al lavoro per la pace” con grande emozione. “Una grande emozione essere qui, – ha esordito il sindaco Emiliano Fossi – questa è una giornata centrale per la nostra storia, per il nostro presente e per il nostro futuro. E’ ancora più emozionante essere qui dopo gli anni che sembrano lunghissimi, ma sono ancora presenti. Primo maggio e 25 aprile sono le date civiche più importanti del nostro Paese si sposano da sempre, ma ora di più. Per il presente che affrontiamo e per il futuro che ci attende”. Il sindaco ha poi sottolineato di che i due anni passati hanno fatto lasciare alle spalle anche un modello “che pensavamo fosse immutabile quasi perenne, oggi ci rendiamo conto che non è così. Quello era un modello che non reggeva più e le conseguenze per la gran parte dei cittadini erano insopportabili”.

Il tema tema del lavoro, ha detto il sindaco Fossi “è stato emarginato. Il lavoro rappresentava un elemento tra i tanti e non la priorità. Oggi dopo due anni di pandemia ci rendiamo conto che il lavoro torna ad essere centrale”. Ha salutato i lavoratori del Cartonificio Fiorentino e ha aggiunto “lì c’è un pezzo fondamentale di come non funziona questo sistema, di come in maniera scorretta e inesorabile si perpetua l’ingiustizia e viene tenuta in sospeso la vita delle persone”. E ha aggiunto che anche se forse sappiamo quale sarà l’epilogo “dovremo essere accanto alla lotta dei lavoratori del Cartonificio perché è la lotta dei nostri territori delle nostre comunità”. Il sindaco Fossi si è poi soffermato su un altro tema centrale quello dello sfruttamento legato al lavoro. “Tornano con dirompenza gli elementi che sono più deteriori – ha detto – il sistema capitalista, la finalizzazione, il sistema speculativo, le delocalizzazioni”. “Tornano anche tematiche che sembravano scordate e che interrogano anche la politica – ha ribadito il sindaco Fossi -la discussione di questi giorni sul salario, del salario minimo, aiuto e sostegno alle imprese che aumentano le retribuzioni”.

Elementi che, ha aggiunto, tornano centrali anche in Toscana. Ha poi citato tre casi accaduti negli ultimi anni per ribadire quanto affermato, “che dobbiamo migliorare”. “Il primo è quello di Luana D’Orazio la ragazza risucchiata dal macchinario in una azienda pratese – ha detto – e questo ci dice quanto ancora dobbiamo fare per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il secondo caso emblematico: è stata un’esperienza che ha segnato anche la mia vita” e ha citato la vicenda della Gkn o ex Gkn. “Una delle esperienze più intense e coinvolgenti, più difficili- ha detto – abbiamo imparato che gli operai esistono e hanno una dignità che rivendicano”. E infine ha citato lo sfruttamento sui luoghi di lavoro “un pezzo delle nostre economie come il tessile e la moda e qui dobbiamo fare di più”.