Primo Maggio, le iniziative fiorentine e le parole dei segretari Cgil, Cisl e Uil: “Insieme per la pace”

FIRENZE – “Al lavoro per la pace”: è lo slogan del Primo Maggio di Cgil-Cisl-Uil per celebrare quest’anno la Festa dei lavoratori e delle lavoratrici, che anche nell’area metropolitana di Firenze vede il ritorno dei cortei nelle città dopo due anni di stop per pandemia. Queste, invece, le parole dei tre segretari: Paola Galgani, segretaria […]

FIRENZE – “Al lavoro per la pace”: è lo slogan del Primo Maggio di Cgil-Cisl-Uil per celebrare quest’anno la Festa dei lavoratori e delle lavoratrici, che anche nell’area metropolitana di Firenze vede il ritorno dei cortei nelle città dopo due anni di stop per pandemia.

Queste, invece, le parole dei tre segretari:

Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze (domenica parteciperà ai cortei di Sesto Fiorentino ed Empoli): “Siamo molto felici di poter di nuovo sfilare in corteo per celebrare il Primo Maggio, c’era mancato tanto farlo, perché è una festa di popolo e partecipazione. Quest’anno cade in un momento storico difficilissimo, tra la pandemia ancora in atto e una terribile guerra, che non deve mai essere strumento di regolazione dei rapporti tra paesi: vogliamo che il cuore di questo Primo Maggio, oltre al lavoro, sia anche il tema della pace, perché lavoro e pace sono legati e devono esserlo indissolubilmente, senza pace e senza lavoro i primi a essere colpiti sono sempre i più deboli. Per il nostro territorio fiorentino, il Primo Maggio sarà anche un’occasione per parlare delle diseguaglianze, del lavoro povero e precario, dei licenziamenti, delle delocalizzazioni, delle multinazionali che se ne vanno e lasciano disastri sociali, dei salari sempre più colpiti dai rincari. E di quanto siano importanti la lotta e l’attività sindacale per migliorare le condizioni di vita e lavoro delle persone”. 

Fabio Franchi, segretario generale Cisl Firenze Prato (domenica sarà al corteo Prato e farà il comizio conclusivo in piazza delle Carceri alle 11.30): “Il Primo Maggio, come il 25 aprile o il 2 giugno, non sono solo date da celebrare, magari con la retorica delle frasi fatte; sono date da cui ripartire per difendere e rafforzare la coesione sociale, che sta alla base della nostra democrazia e del nostro vivere quotidiano e che è oggi messa a dura prova dalla pandemia, dalla guerra, dal lavoro che manca o che troppe volte è mortificato. Avere una storia comune, con dei valori condivisi e continuare a raccontarla è importante per costruire il lavoro di domani, tenendo unito il paese, che è la principale missione che ci dobbiamo dare oggi. Chi saremmo tutti noi senza una storia? E’ per questo che Cgil, Cisl e Uil il Primo Maggio sono in piazza, per confermare ancora una volta quanto la nostra storia, la storia di un sindacato confederale, è fondamentale per rappresentare i bisogni e i diritti di tutti i cittadini che vivono in questo paese, senza alcuna distinzione né sociale, né di razza, né di religione”. 

Leonardo Mugnaini, coordinatore Uil di Firenze (domenica sarà al corteo di Sesto Fiorentino): “Il Primo Maggio sarà l’occasione per ribadire l’allarme che come i sindacati da tempo stiamo lanciando senza essere ascoltati: basta con le delocalizzazioni selvagge che impoveriscono il territorio fiorentino. E’ inaccettabile che un’impresa possa svuotare di competenze un territorio mandando a casa i lavoratori. Servono interventi legislativi per garantire occupazione e fermare un’emorragia che sta penalizzando Firenze e la sua provincia. Impoverire il territorio di ricchezza e sviluppo significa anche creare lavoro di bassa qualità, che incide in modo pesante e drammatico sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro. Il Primo Maggio sarà un’occasione in più per ribadire che sulla sicurezza non si scherza. Sono ancora troppe le situazioni di rischio a cui le lavoratrici e i lavoratori sono esposti ogni giorno, non dobbiamo abbassare la guardia”.