SESTO FIORENTINO – “Oggi morire di lavoro è una ingiustizia che non si riesce a comprendere. Era un giovane che aveva tutta la vita davanti”. Così Paolo Aglietti, coordinatore Cgil della Piana ha ricordato questa mattina, 1 Maggio, Festa del lavoro, il 21enne morto nei giorni scorsi all’Osmannoro. Alle 9.30, in via della Treccia, si sono dati appuntamento Cgil, Cisl e Uil, i sindaci e circa 200 persone per osservare un minuto di silenzio per il giovane Fabio Rossini, dipendente di una cooperativa che lavora in appalto, deceduto mentre era in servizio.
“Il tema grosso è come si lavora sugli appalti – ha detto Aglietti – ma non è il momento questo di parlarne. Penso che le categorie interessate si costituiranno parte civile nel processo. Oggi non possiamo altro che salutare questo povero giovane che non c’è più”.
Erano presenti i sindaci di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, di Calenzano Alessio Biagioli, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, il vicesindaco di Signa Sara Ambra e il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha posato una rosa bianca.
foto di Roberto Vicario