Progetto Prisma, tre anni di innovazione nel distretto tessile pratese

PRATO – Prisma ha compiuto i suoi primi tre anni e ha festeggiato al PrismaLab nell’incontro “Prisma: visione e tradizione, nuove frontiere per l’innovazione del distretto tessile e per la nuova imprenditoria giovanile”, con gli studenti dei corsi di Marketing e Its Prodotto moda tessile del Pin Polo Universitario Città di Prato. Il Prato industrial […]

PRATO – Prisma ha compiuto i suoi primi tre anni e ha festeggiato al PrismaLab nell’incontro “Prisma: visione e tradizione, nuove frontiere per l’innovazione del distretto tessile e per la nuova imprenditoria giovanile”, con gli studenti dei corsi di Marketing e Its Prodotto moda tessile del Pin Polo Universitario Città di Prato. Il Prato industrial smart accelerator, programma di accelerazione al servizio del settore tessile e moda di Prato, ha trasformato in realtà l’ambizione di far dialogare le startup con il distretto tessile di Prato. Il progetto del Comune di Prato, finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico, realizzato da StartupItalia, partner di Cte Prisma, con il supporto di Nana Bianca. La sfida di aprire opportunità di open innovation per le piccole imprese, dare il via a collaborazioni con focus sulle tecnologie come l’Intelligenza artificiale, 5G,  IoT, blockchain è stata vinta, ha spiegato Salvatore Amato, presidente di StartupItalia: “Il merito di Prisma è quello di riuscire ad allineare realtà che viaggiano a velocità diverse ma che dal dialogo possono trovare grandi occasioni di sinergia. “Il progetto ha coniugato l’obiettivo di favorire l’imprenditoria giovanile con lo sviluppo di nuove tecnologie applicate al tessile, portando alla partecipazione di 120 aziende provenienti da tutta Italia e alla creazione di 15 start up che operano e crescono a Prato nelle tre sedi Prisma del Pin, di via Galcianese e di via Pistoiese, in un contesto di riqualificazione urbana, quindi un’innovazione nell’innovazione”, ha aggiunto il sindaco Matteo Biffoni. “Grazie al grande lavoro fatto insieme a Start up Italia, Nana Bianca e il Pin con la collaborazione delle categorie economiche, il progetto Prisma ha raggiunto il duplice risultato di attrarre sul territorio nuove idee e nuove imprese che sono state poi “accelerate” ed integrate del distretto tessile tradizionale”, ha sottolineato l’assessora allo Sviluppo economico Benedetta Squittieri.  

Durante l’evento sono stati raccontati i numerosi casi di successo che ruotano intorno all’economia circolare nel mondo del tessile: dallo sviluppo di Rifò che nel 2022 ha chiuso un round di investimento da 1,5 milioni di euro, oggi tra i brand più in ascesa nel mercato della moda responsabile e rigenerata made in Italy, alla storia di economia circolare e inclusione sociale di Fody, che crea borse con i campionari della storica azienda di tessuti pregiati Faliero Sarti nei laboratori che impiegano persone con disabilità. Dal lavoro di Moebeus che aiuta le aziende a trovare i propri dati sulla sostenibilità al marketplace di Zerow che permette di vendere e acquistare gli scarti di pelle e tessuto dei produttori per dar vita a nuovi capi e accessori. Dai sensori all’avanguardia di Astreo che raccolgono dati critici dall’impianto di produzione alla tecnologia di Cyber evolution che dà una risposta capillare, immediata ed efficace al problema della cybersecurity, in ogni ambiente di utilizzo ed applicazione, fino alla realtà di Apuana SB che si occupa di digitalizzazione sostenibile del manifatturiero made in Italy. Delle 15 startup che hanno partecipato a Prisma sono 8 quelle che integrano sistemi di intelligenza artificiale nei loro prodotti, 4 sono focalizzate sulla tecnologia 5G, per 7 delle startup gli obiettivi Esg sono prioritari. In questi tre anni sono state più di 120 le candidature al programma Prisma. Le 15 startup selezionate sono venute in contatto con oltre 30 aziende del territorio pratese e sono state supportate grazie all’attività di più di 20 mentor e professionisti per un totale di oltre 400 ore di consulenza erogate ogni anno.

“Il nostro supporto a Prisma segue un modello ormai collaudato da Nana Bianca – ha spiegato Alessandro Sordi, ceo e co-founder di Nana Bianca – che nasce dal format del programma di accelerazione Hubble, realizzato con Fondazione CR Firenze, che è ormai alla sua ottava edizione ed è diventato un punto di riferimento dei talenti digitali a livello nazionale.  Per il territorio linvestimento nel settore dell’innovazione si profila come un vero e proprio elemento di marketing territoriale, un motore di sviluppo in grado di valorizzare le energie dei giovani imprenditori e di metterli a confronto con grandi aziende (e potenziali investitori), offrendo nel medio periodo a quest e ultime soluzioni utili a soddisfare le nuove esigenze dettate da un mondo in continua trasformazione. Secondo i nostri dati le startup del programma Prisma danno lavoro a oltre 50 persone in Toscana, hanno raccolto in totale oltre 4 milioni di euro di investimenti che avranno un impatto sul territorio”. In numeri il lavoro di Prisma conta tre cicli annuali di accelerazione e open innovation che si avvalgono di 2 mesi di programmazione della strategia, 3 mesi di ricerca delle startup e gestione delle candidature, un mese di incontro e selezione dei team più promettenti che parteciperanno al programma, un altro mese di formazione per poi arrivare alle 16 settimane di accelerazione secondo il format di Nana Bianca, a cui seguono infine altri due mesi focalizzati sul trasferimento tecnologico e sulla open innovation per le imprese.