SIGNA – “No all’ingressi di soci privati all’interno di Farmapiana”. A chiederlo sono i Progressisti per Signa che, in un documento, spiegano il perché: “L’esperienza di questi mesi del Covid-19 ci ha dimostrato ancora una volta l’utilità di un servizio sanitario pubblico ed universalista e soprattutto la necessità di dotarci di una sanità diffusa e qualificata sul territorio. Le farmacie per questo svolgono un ruolo storicamente riconosciuto quale presidio territoriale d’eccellenza. A maggior ragione tale ruolo lo devono svolgere le farmacie comunali nate con l’obiettivo di migliorare e calmierare la distribuzione di medicinali alla popolazione”.
“L’idea – continuano – di privatizzare, seppur parzialmente, Farmapiana (società pubblica che gestisce alcune farmacie all’interno dei Comuni di Signa, Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Calenzano e Borgo San Lorenzo) ci vede fermamente contrari. Chiediamo che Farmapiana, società che non si trova in particolari difficoltà finanziarie e di gestione, si sviluppi seguendo il proprio statuto (che prevede tra l’altro l’ingresso di soli enti pubblici tra i propri soci) e garantisca servizi migliori ai cittadini di quest’area. Chiediamo inoltre che si valorizzino le risorse umane attualmente disponibili formandole ad una corretta, efficiente ed efficace gestione della società. Chiediamo infine che attorno alle farmacie comunali si sviluppino ulteriori servizi sanitari come studi medici e centri diagnostici”.
“A Signa – concludono – la farmacia comunale di via dei Macelli è diventata un punto di riferimento e non vediamo alcuna necessità di farla gestire a fini di lucro ad un privato, ancorché di innegabile livello, ponendosi in aperto contrasto con lo statuto e soprattutto con la concezione originaria della società stessa. Invitiamo infine l’amministrazione comunale di Signa di farsi interlocutore presso i comuni soci di Farmapiana onde aprire una discussione sul futuro e sul rilancio delle farmacie comunali del nostro territorio”.