Protesta degli studenti del Calamandrei “Il ministro dovrebbe visitare anche le scuole come la nostra”

SESTO FIORENTINO – A due passi dall’inaugurazione del nuovo Liceo Agnoletti, in via Madonna del Piano al Polo scientifico, gli studenti del Calamandrei supportati da un gruppo di lavoratori della Gkn hanno contestato il ministro Patrizio Bianchi perchè, hanno detto gli studenti “non ha fatto nulla per garantire un reale rientro in classe in sicurezza. […]

SESTO FIORENTINO – A due passi dall’inaugurazione del nuovo Liceo Agnoletti, in via Madonna del Piano al Polo scientifico, gli studenti del Calamandrei supportati da un gruppo di lavoratori della Gkn hanno contestato il ministro Patrizio Bianchi perchè, hanno detto gli studenti “non ha fatto nulla per garantire un reale rientro in classe in sicurezza. Servivano investimenti nei trasporti e nell’edilizia scolastica per contrastare le classi-pollaio, investimenti nelle assuzioni e nelle stabilizzazioni dei lavoratori precari della scuola. Tutto questo non è stato fatto”.

“Sono dieci anni che non sono stati fatti concorsi pubblici per i docenti – hanno detto gli studenti – e le politiche messe in campo per la sicurezza sono la riprova che in non c’è la volontà politica di investire nel mondo dell’istruzione che diventa l’ultima ruota del carro”. Da un lato la nuova scuola costruita secondo innovativi criteri che l’avvicinano agli edifici del Nord Europa, e a Quinto Basso il Calamandrei, un edificio che risente del passare del tempo.

“La nostra scuola a differenza di quest – ha detto Leandro Moscardi portavoce degli studenti – rappresenta il Paese reale, cioè della condizione in cui si trovano la maggioranza delle scuole. Edifici in cui le mattonelle vengono sistemate con il nastro adesivo, non funzionano spesso i termosifoni, gli infissi cadono a pezzi, non ci sono neppure gli spazi fisici per fare attività. Ecco questa scuola inaugurata non rappresenta il Paese e il ministro viene in una scuola che è un fiore all’occhiello e in una scuola come la nostra non mette piede. Dovrebbe vedere in prima persona come sono le scuole”.