Protesta dei ricercatori Cnr al Polo scientifico

SESTO FIORENTINO – Nuova protesta questa mattina dalle 11 alle 13 dei lavoratori del Cnr del Polo scientifico che chiedono di essere stabilizzati. La protesta di questa mattina davanti al cancello del Cnr è in concomitanza con la riunione del Cda del Cnr a Roma. Il 18 novembre, si legge in una nota della Rsu […]

SESTO FIORENTINO – Nuova protesta questa mattina dalle 11 alle 13 dei lavoratori del Cnr del Polo scientifico che chiedono di essere stabilizzati. La protesta di questa mattina davanti al cancello del Cnr è in concomitanza con la riunione del Cda del Cnr a Roma. Il 18 novembre, si legge in una nota della Rsu Cnr Firenze “il direttore generale del Cnr ha sbrigativamente comunicato alle organizzazioni sindacali che 400 ricercatori saranno messi alla porta. 400 persone in carne ed ossa che hanno maturato sul campo il diritto alla stabilizzazione rischiano concretamente di andare a casa”. Una decisione “ingiustificabile da ogni punto di vista”.

Giovanni La Penna coordinatore della Rsu Firenze. “E’ in atto a Roma il Cda del Cnr e dovrebbe prendere una decisione sulla conclusione di un processo di stabilizzazione che è iniziato molti anni fa e parte da un’iniziativa europea, risultato ottenuto dalla confederazione sindacato europeo nei primi anni Duemila che sanciva un diritto per i lavoratori: tutti coloro che hanno un contratto triennale hanno diritto alla stabilizzazione nello stesso profilo. Ovvero se hanno fatta un certo lavoro per tre anni, l’azienda o l’ente che li ha tenuti in servizio deve riconoscere il fatto che ha necessità di queste persone e le assume”. Nel 2017, spiega La Penna questo diritto venne concretizzato negli enti pubblici italiani. “Il risultato è stato che – prosegue La Penna – sono stati stanziati nel corso degli anni finanziamenti per concludere questo processo di stabilizzazione. In questo momento ci sono ancora 400 persone che hanno maturato questo diritto che non sono state stabilizzate”. Il motivo per cui ancora non sono state stabilizzate? “Sono i fondi. Questi fondi – spiega La Penna – sono stati stati stanziati per il personale nel corso degli anni e sono stati tenuti appesi per la sostenibilità finanziaria di questi enti e non sono stati spesi, ma ci sono e si aggirano sui 30 milioni. Però restano nelle casse”.