Protezione civile e territorio signese: ecco cosa è stato fatto in questi anni

SIGNA – Nei giorni scorsi, soprattutto per quanto riguarda l’Ombrone, si sono vissuti altri momenti critici a causa del maltempo e delle perturbazioni che hanno colpito anche il nostro territorio. Domani, invece, venerdì 25 novembre, alle 17 si svolgerà un consiglio comunale monotematico per ricordare i cinquant’anni dall’alluvione che nel 1966 colpì Signa. L’occasione giusta, […]

SIGNA – Nei giorni scorsi, soprattutto per quanto riguarda l’Ombrone, si sono vissuti altri momenti critici a causa del maltempo e delle perturbazioni che hanno colpito anche il nostro territorio. Domani, invece, venerdì 25 novembre, alle 17 si svolgerà un consiglio comunale monotematico per ricordare i cinquant’anni dall’alluvione che nel 1966 colpì Signa. L’occasione giusta, quindi, per fare il punto della situazione e capire come e quanto è stato fatto negli ultimi anni nel nostro Comune. Di tutto questo ne abbiamo parlato con l’assessore alla protezione civile Marinella Fossi e Alessandro Minucci, dal 2011 responsabile della protezione civile comunale (insieme a loro anche Leonardo Pancani). Li abbiamo incontrati in quello che è il “cuore” della macchina di protezione civile, insieme alla sala operativa: il magazzino comunale, dove sono custodite tutte le macchine e gli strumenti che vengono usati in caso di emergenza. “Rispetto al passato – dice Minucci – c’è molta più attenzione  rispetto a determinate problematiche, sono cambiate tantissime cose se guardiamo per esempio agli anni Novanta, grazie anche a un’amministrazione comunale sempre attenta alle questioni legate all’ambiente”. Di recente, fra l’altro, il Comune di Signa si è dotato di una stazione meteorologica, installata proprio all’interno del magazzino comunale, che grazie a una costante assimilazione dei dati degli ultimi anni, consentirà nelle prossime settimane di avere previsioni metereologiche più a lunga scadenza. Quella della protezione civile comunale è una macchina importante e che si avvale della collaborazione delle associazioni di volontariato attive sul territorio (Pubblica Assistenza Signa, Misericordia San Mauro, Associazione nazionale carabinieri Le Signe, Racchetta Lastra a Signa e Sub Prato) ma anche di alcune aziende signesi. Una macchina che, con il passare del tempo, si sta avvalendo sempre di più delle opportunità che la tecnologia mette a disposizione: “Basti pensare – continua Minucci – alle tre telecamere che monitorano 24 ore su 24 le aste idrometriche di Bisenzio, Arno e Ombrone (il sistema è del Comune, n.d.r.), alla pagina Internet della Protezione civile che sarà attiva fra dicembre e gennaio e alla nuova sala operativa mobile che dovrebbe essere utilizzata per la prima volta in occasione del Carnevale di San Mauro. Ma anche al ponte radio analogico che dal cimitero di San Miniato può arrivare fino a Firenze”. “Insieme a tutto ciò – ha aggiunto l’assessore Fossi – in questi anni sono stati significativi i vari interventi realizzati sugli impianti di sollevamento da parte del Consorzio di bonifica e il collettore fognario  con il collegamento all’impianto di depurazione di San Colombano. Senza contare l’area dei Renai, un “polmone” importante in caso di emergenze idriche, in modo particolare quando si registra un innalzamento del livello dell’Arno”. Ma il Comune di Signa, un ente che indubbiamente è stato precursore nel settore della protezione civile, guarda anche avanti e nel nuovo anno c’è l’intenzionedi dare il via a delle vere e proprie lezioni di protezione civile nelle scuole signesi: anche questo un modo importante per fare prevenzione e salvaguardare il territorio.