“Prove tecniche”: Francesca Santoni consiglia un libro per l’estate

SESTO FIORENTINO – “Prove tecniche di trasmissione”, l’approfondimento del mercoledì in onda dalla redazione di Piananotizie e condotto da Barbara Berti e Pier Francesco Nesti si mette il costume da bagno e dà il via a quattro puntate, nel mese di luglio, tutte estive. Con suggerimenti, consigli, curiosità e tanto altro ancora relativi appunto al […]

SESTO FIORENTINO – “Prove tecniche di trasmissione”, l’approfondimento del mercoledì in onda dalla redazione di Piananotizie e condotto da Barbara Berti e Pier Francesco Nesti si mette il costume da bagno e dà il via a quattro puntate, nel mese di luglio, tutte estive. Con suggerimenti, consigli, curiosità e tanto altro ancora relativi appunto al periodo estivo. Fra questi spicca “Un libro per l’estate”, ovvero un titolo consigliato dalla sestese Francesca Santoni, nostra carissima amica, un libro da leggere in riva al mare o sul cocuzzolo della montagna. Il primo, quello di cui abbiamo parlato nella puntata di questa mattina, è “La libreria degli amori inattesi” (Garzanti) di Lucy Dillon. Qui di seguito la recensione del libro scritta dalla stessa Francesca Santoni:

Leggere un nuovo titolo di Lucy Dillon è un po’ come tornare a casa dopo alcuni mesi di lontananza: sai già quello che ti aspetta, sai più o meno chi incontrerai e quello che le persone ti diranno, sai già il copione insomma. Ma, nonostante questo, è come se fosse la prima volta e anche se niente è nuovo, tutto però è diverso. E ti fa stare bene. Quindi, dopo essermi appassionata alle vicende degli abitanti di Longhampton con “Lezioni di ballo”, “Il rifugio dei cuori solitari” e “Piccoli passi di felicità”, ho iniziato con grandi aspettative “La libreria degli amori inattesi” (e poi la combinazione di un titolo con la parola libreria e di un cagnolino in copertina per me è irresistibile). Le vicende prendono vita dall’incontro di due donne molto diverse: l’insicura Anna, una romantica sognatrice amante dei libri, e Michelle, apparentemente fredda e calcolatrice, dedita anima e corpo alla crociata contro caos e disordine. L’abisso apparentemente incolmabile fra queste due personalità non pregiudica il consolidarsi di un profondo legame che renderà la prima un po’ più sicura di sé e smusserà le asperità di Michelle. Nonostante il titolo faccia immediatamente pensare all’ennesimo, banale, già letto libro di letteratura rosa, “La libreria degli amori inattesi” (infelicissima traduzione dall’originale inglese “The secret of happy ever after”) c’è molto di più: ci sono personaggi tridimensionali e ben caratterizzati; c’è il racconto dei loro percorsi emotivi, intrisi di amore, delusione e voglia di ricominciare; ci sono drammi familiari e attimi di precaria serenità; c’è il fascino contagioso della lettura; c’è lo sbocciare di amicizie imprevedibili, improbabili, importanti. E poi ci sono i cani, presenze decisive nei romanzi della Dillon, quasi un marchio di fabbrica per l’autrice inglese: la cura che gli amici a quattro zampe richiedono, la compagnia silenziosa o irruenta che questi sanno offrire, lo sporco necessariamente collaterale hanno un potere terapeutico per chi sa essere troppo severo con se stesso e per chi ha bisogno di una mano per sostituire un sogno infranto con un sogno nuovo.