Psi “La verità sui bilanci è utile ricercarla altrove non negli errori”

SESTO FIORENTINO – “La verità sui bilanci è utile cercarla altrove” così la segreteria del Partito Socialista di Sesto Fiorentino interviene sul disavanzo annunciato dall’amministrazione comunale. “La verità sui bilanci del Comune è utile ricercarla altrove non nella dimensione di possibili ‘errori’ nella loro  stesura – prosegue la nota del PSI – venirne a capo, però, è […]

SESTO FIORENTINO – “La verità sui bilanci è utile cercarla altrove” così la segreteria del Partito Socialista di Sesto Fiorentino interviene sul disavanzo annunciato dall’amministrazione comunale. “La verità sui bilanci del Comune è utile ricercarla altrove non nella dimensione di possibili ‘errori’ nella loro  stesura – prosegue la nota del PSI – venirne a capo, però, è alla nostra portata ed è molto  più cruda di quanto si possa pensare. Siamo alla presenza di ‘sbilanciamenti’ (leggi debito) che hanno molto di ‘strutturale’ ovvero sono diventati una costante, da  qualche anno, nei bilanci del nostro Comune; una cosa ben diversa ‘degli  errori’ chiamati in causa. Perciò già ora paghiamo una rata annuale di 534.000 euro per estinguere un debito; saremo chiamati a fare altri sacrifici, ne siamo consapevoli. Di fatto è l’equilibrio tra spesa corrente, tasse e mancata alimentazione di fondi creati ‘a salvaguardia’ del  bilancio del Comune, che è venuto meno”.                             

“E’ stato deciso, da parte degli amministratori, di tenere fermo, per qualche anno,  il gettito fiscale sia per la tassazione generale sia per il recupero dei costi dei servizi a domanda. – prosegue la nota del Partito Socialista – Quindi meno soldi da spendere. In aggiunta, tanto per non farsi mancare nulla, la spesa corrente è aumentata, da ciò, meno soldi e più spese. Per recuperare un po’ di risorse da mettere a disposizione della comunità, i nostri amministratori, hanno preso la decisione più facile: procedere al mancato accantonamento e recuperare soldi ovvero non alimentare i fondi nati a ‘salvaguardia’ per le multe e le  tasse non  pagate dai cittadini. C’è da dire che i canoni delle politiche amministrative comunali vanno nella direzione adottata e i nostri amministratori sono in buona compagnia. Rimane da quantificare il debito e i criteri di ripartizione fra i cittadini tutti. Siamo fiduciosi che non sia applicato il criterio ‘anche i ricchi piangono’. Per quanto attiene le valutazioni di rito, siamo sempre dello stesso avviso: si fanno a fine legislatura”.