CAMPI BISENZIO – Ci sono le maglie di Baggio e Dunga ma anche le sciarpe di un club, l’Onda d’Urto, che a Campi ha fatto la storia del tifo viola. Ci sono i gagliardetti della stagione 1981/1982, quella del “Meglio secondi che ladri”, ma anche della Champions. Questi alcuni dei cimeli che si possono ammirare da questa sera (“inaugurazione” alle 20) nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni e che fanno parte della mostra “Purple rain – Oggetti, ricordi e affetti di un tifoso della Fiorentina” curata dal nostro collega Pier Francesco Nesti con la collaborazione di Roberto Negro, che, quando si parla di “viola”, non ha niente da invidiare a nessuno vista la vasta collezione di maglie e abbigliamento sportivo che hanno come tema la Fiorentina. La mostra farà da “anteprima” al “reading” di “Quella sporca finale”, il romanzo il romanzo scritto dall’ex calciatore viola Alberto Di Chiara sulla storica partita disputata nel 1990 tra Fiorentina e Juventus che alle 21 sarà in scena sul palco del Teatrodante Carlo Monni per una serata di letture interpretate da Andrea Bruno Savelli e dal giornalista Giacomo Guerrini insieme ad alcuni fra i protagonisti di quell’amaro ma celebre capitolo calcistico: da Sergio Buso a Celeste Pin fino al telecronista Rai Marcello Lazzerini. Una serata insomma per rivivere anni in cui la passione per la squadra viola era ai massimi livelli. La mostra, invece, è nata da un’idea dello stesso Nesti ed è stata accolta subito favorevolmente dallo stesso Savelli oltre che da Giovanni Grossi, direttore generale del teatro. In mezzo alle maglie, anche alcune immagini delle più belle coreografie della curva Fiesole ma anche vecchi biglietti, fotografie, pagine di giornale. Insomma, una serata per fare un tuffo nella storia recente della squadra viola, una serata contraddistinta dai ricordi, dagli aneddoti e dalla “fiorentinità” di chi quegli anni li ha vissuti in prima persona. Basti pensare alle partite nel “vecchio” stadio Comunale, al passaggio di consegne fra Pontello e Cecchi Gori, alle “trasferte” a Perugia per le partite di Coppa Uefa che poi portarono a “Quella sporca finale”, alla drammatica retrocessione del 1993, all’immediata risalita, ai trofei vinti negli anni Novanta. Fino ad anni più vicini, ai giorni nostri e alle maglie di Toni, Mutu e Borja Valero. Un’esposizione semplice ma ricca di significati così come lo è la storia della Fiorentina.
“Purple rain” al Teatrodante: in mostra (e sul palco) la storia della Fiorentina
CAMPI BISENZIO – Ci sono le maglie di Baggio e Dunga ma anche le sciarpe di un club, l’Onda d’Urto, che a Campi ha fatto la storia del tifo viola. Ci sono i gagliardetti della stagione 1981/1982, quella del “Meglio secondi che ladri”, ma anche della Champions. Questi alcuni dei cimeli che si possono ammirare […]