Qf (ex Gkn) verso la liquidazione? E il botta e risposta non si placa. Ma la Rsu attacca: “Una guerra psicologica sulle nostre teste”

CAMPI BISENZIO – Non si placa il botta e risposta fra i lavoratori della ex Gkn e Francesco Borgomeo. Prima è stata la volta del Collettivo di fabbrica che, tramite un post sulla propria pagina Facebook, ha fatto il punto della situazione alla luce di quanto successo negli ultimi giorni. Due i punti essenziali, che […]

CAMPI BISENZIO – Non si placa il botta e risposta fra i lavoratori della ex Gkn e Francesco Borgomeo. Prima è stata la volta del Collettivo di fabbrica che, tramite un post sulla propria pagina Facebook, ha fatto il punto della situazione alla luce di quanto successo negli ultimi giorni. Due i punti essenziali, che riportiamo fedelmente: “Borgomeo si prepara alla liquidazione? Voci insistenti si moltiplicano. Se così fosse, tutti lo sanno sulle nostre teste e alle nostre spalle. Se così fosse, questo sta avvenendo in barba ad ogni trasparenza sociale, contrattuale, sostanziale e formale. Sarebbe l’ennesimo schiaffo a istituzioni e tavoli tra le parti sociali. Il che dovrebbe come minimo fare indignare. L’indignazione, di solito, è un moto della dignità. E da sola, è ben poco. Ma pare che anche quel poco per le istituzioni sia troppo”. E ancora: “Ieri sono avvenuti i primi due pignoramenti mobiliari in Qf: da quel che ci è stato detto, è stato pignorato un robot motoman e un macchinario automatico per il controllo qualità denominato “Vision”. Eccellenze industriali, investimenti recenti, di industria 4.0, che giacciono inutilizzate e sprecate. L’azione legale dei lavoratori arriva a fare chiarezza dove un intero sistema istituzionale fallisce. E’ un dato di fatto”.

Quindi è stata la volta della Rsu: “Qf non paga, non consegna i cedolini busta paga, non si mette in regola con i contributi, sfugge dai tavoli dove si discute di cassa. Più di 280 lavoratori hanno messo in mora Qf e oltre 180 stanno procedendo con gli avvocati per il recupero degli stipendi. Quando ventiliamo l’ipotesi di liquidazione, Qf di fatto la conferma, buttando la palla in tribuna. L’ultimo comunicato è un puro delirio da maccartismo anni ’50. Ognuno può confrontare la precisione e la puntualità di quanto scriviamo e questo tentativo di confusione. Tutto quanto da noi scritto è scritto e condiviso dalla Rsu con il mandato dei lavoratori.
Questo è un disco rotto, inquietante, una vera e propria guerra psicologica sui lavoratori a cui abbiamo risposto più e più volte punto punto. Ora sta alle istituzioni fermare questa deriva”.

“Siamo stupiti – questa la nota di Qf – che il movimento “Insorgiamo” sia sorpreso che la Qf dovrà andare in liquidazione. Il movimento politico ha fatto di tutto, secondo noi in maniera scientifica, per far fallire la Qf al fine di espropriare lo stabilimento e disporre dei beni a loro piacimento come sta già facendo senza alcun controllo. Un’assemblea permanente e un’occupazione costante della fabbrica con un’azione mediatica tesa a promuovere un movimento politico che nulla ha di sindacale e a screditare l’azienda. Sul tavolo della Regione Toscana ci sono manifestazioni di interesse per possibili riconversioni, ma non c’è il progetto che “Insorgiamo società” avrebbe dovuto proporre a “Insorgiamo movimento”, in un gioco delle parti dove gli stessi soggetti sono i rappresentanti dei lavoratori, il movimento politico e gli imprenditori che vorrebbero fare la rincoversione con un piano industriale a oggi fantasma. L’azienda ha già dato la piena e totale disponibilità alla Regione Toscana affinché governi lei ogni possibile soluzione di riconversione del sito”.