Qualità & Servizi, l’assessore Scalini replica a Uniti per Signa: “Ricostruzione confusa, ci sarà una sede centralizzata che servirà tutti i Comuni”

SIGNA – “Su Qualità & Servizi e la ex scuola degli Arrighi, l’opposizione ha dimostrato di avere idee molto confuse e scarsa conoscenza delle cose”. E’ questa la replica dell’assessore Gabriele Scalini agli ultimi “affondi” del gruppo consiliare Uniti per Signa. “Mi preme fare chiarezza – ha aggiunto – perché quanto riportato è frutto di […]

SIGNA – “Su Qualità & Servizi e la ex scuola degli Arrighi, l’opposizione ha dimostrato di avere idee molto confuse e scarsa conoscenza delle cose”. E’ questa la replica dell’assessore Gabriele Scalini agli ultimi “affondi” del gruppo consiliare Uniti per Signa. “Mi preme fare chiarezza – ha aggiunto – perché quanto riportato è frutto di ricostruzioni inesatte e confuse. Per quanto concerne Qualità & Servizi va specificato che i beni con cui i Comuni di Carmignano e Calenzano sono entrati in società, due cucine industriali e non qualche padella come qualcuno afferma, funzionano attualmente a pieno regime. L’attuale sede di Qualità & Servizi non sarebbe in grado di fornire tutti i pasti necessari e dunque risulta indispensabile al lavoro. L’affidamento in house su un tempo lungo si spiega infatti in un’ottica di importanti investimenti finalizzati a individuare una sede adeguata a servire tutti i Comuni in maniera centralizzata e a migliorare ulteriormente la qualità del servizio. Negli ultimi anni, inoltre, Qualità & Servizi ha ricevuto molti riconoscimenti e si classificata in posizioni di vertice nelle classifiche nazionali. È una realtà di cui andiamo orgogliosi e che attira l’interesse di molti Comuni limitrofi che entrano nel nostro progetto sposandone la filosofia”. “Sulla scuola degli Arrighi – conclude Scalini – preme infine specificare che quella sede non può rispondere in alcun modo alle difficoltà abitative del territorio, problema che conosciamo bene ed abbiamo a cuore. La posizione non è centrale e le caratteristiche dell’edificio non sono affatto conformi alla funzione abitativa o pubblica, ecco la ragione per cui si è deciso per l’alienazione”.