Quando i volontari della Misericordia hanno assistito Stefano Borgonovo… Il grazie di Alessio Colzi e del consiglio comunale

CAMPI BISENZIO – Ha tentato fino all’ultimo di dribblare la “stronza”. Oppure di “uccellarla” come fece con Bergomi nel febbraio del 1989 per poi mettere il pallone in fondo alla rete alle spalle di Walter Zenga per il gol del 4-3 della Fiorentina contro l’Inter. Ma Stefano Borgonovo, come ormai tutti sanno, non ce l’ha […]

CAMPI BISENZIO – Ha tentato fino all’ultimo di dribblare la “stronza”. Oppure di “uccellarla” come fece con Bergomi nel febbraio del 1989 per poi mettere il pallone in fondo alla rete alle spalle di Walter Zenga per il gol del 4-3 della Fiorentina contro l’Inter. Ma Stefano Borgonovo, come ormai tutti sanno, non ce l’ha fatta. Per questo c’è qualcuno, a Campi Bisenzio, c’è qualcuno che è ancora più triste: sono i volontari della Misericordia, che in questi anni avevano instaurato un vero e proprio “filo diretto” con l’ex centravanti della Fiorentina. Un filo diretto basato sulla fiducia e ovviamente sull’assistenza che i volontari della Confraternita di Misericordia hanno prestato in più di un’occasione. Alessio Colzi, neo presidente del consiglio comunale (e tifoso viola), li ringrazia così per il servizio svolto: “A nome del consiglio comunale di Campi Bisenzio, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia Borgonovo. Desideriamo farlo perché tra Stefano e la nostra città era nato un rapporto riservato ma speciale, attraverso l’impegno dei volontari della Confraternita di Misericordia di Campi Bisenzio, che hanno avuto l’onore di
accompagnarlo nei momenti più significativi della sua battaglia contro
la Sla, a cominciare dall’indimenticabile amichevole dell’ottobre 2008 al Franchi, dove con grande coraggio, mostrò per la prima volta in pubblico il dramma che stava vivendo. Come rappresentanti cittadini, vogliamo esprimere la nostra vicinanza e gratitudine alla famiglia, ai volontari della Misericordia e a tutte le persone che in silenzio soffrono di questa terribile malattia, per i valori che in questi anni hanno saputo trasmettere, attraverso la figura di Stefano”.