Quando lo sport unisce: a Sesto il ritiro della nazionale femminile sorde Under 21

SESTO FIORENTINO – Lo sport va oltre i risultati agonistici, anche noi lo sosteniamo da sempre. Lo sport apre al confronto ed è un mezzo di integrazione sociale, formazione personale e accrescimento dell’autostima. Ed è proprio in questa ottica che Sesto Fiorentino si prepara a ospitare un grande evento sportivo: il ritiro della Nazionale italiana […]

SESTO FIORENTINO – Lo sport va oltre i risultati agonistici, anche noi lo sosteniamo da sempre. Lo sport apre al confronto ed è un mezzo di integrazione sociale, formazione personale e accrescimento dell’autostima. Ed è proprio in questa ottica che Sesto Fiorentino si prepara a ospitare un grande evento sportivo: il ritiro della Nazionale italiana volley femminile sorde Under 21, di cui fa parte anche un’atleta di “casa nostra”, Clara Casini (nella foto).

Da venerdì 13 a domenica 15 aprile, le giovani atlete guidate da Alessandra Campedelli, che si stanno preparando ai prossimi Campionati europei di categoria in programma a Palermo dal 4 al 10 giugno, affronteranno una serie di allenamenti e partite amichevoli proprio negli impianti sportivi sestesi.

L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno del Volley Club Sestese che, in collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino, ha fortemente voluto il team azzurro per questa tre giorni. Questo il programma del raduno: venerdì 13 aprile l’arrivo di atlete e staff tecnico; il giorno successivo, sabato 14 aprile, dalle 9 alle 12, allenamento e amichevole con una selezione del Comune, presso il Palazzetto dello sport di Sesto Fiorentino; la squadra poi tornerà di nuovo sul parquet del Palasport domenica 15 aprile alle 10.30 per una partita amichevole con una selezione del Volley Club Sestese.

Una tre giorni insomma ricca di appuntamenti per la Nazionale italiana volley femminile Under 21 sorde. La pallavolo praticata da persone sorde, infatti, si divide in due: da una parte, i campionati organizzati dalla Fssi (Federazione Sport Sordi Italia); dall’altra, gli atleti e le atlete sorde giocano tutto l’anno in campionati Fipav, insieme agli atleti udenti, utilizzando o meno apparecchi e la lingua dei segni, abitudini che dipendono dall’educazione ricevuta in famiglia, in totale libertà. Per quanto riguarda la Nazionale, si tratta di una realtà nata nel lontano 1990 ed è la dimostrazione che lo sport può andare oltre al risultato agonistico e può favorire l’integrazione sociale di coloro che nella vita hanno dovuto combattere per tenere le redini del proprio destino.

Come le ragazze della Nazionale maggiore, che sono state riconosciute e premiate come “Atleta Paralimpico dell’anno” ai Gazzetta Sport Awards 2017, anche le ragazze dell’Under 21 girano per l’Italia ospiti di chi vuole aiutarle a emergere.