SESTO FIORENTINO – Sono trascorsi 40 anni da quando è stato stretto un legame tra Sesto Fiorentino e il Popolo Saharawi. Dagli anni Ottanta ad oggi molte sono le iniziative che il gemellaggio ha permesso di realizzare portando aiuti in Saharawl. La più recente è in partenza in questi giorni, dal porto di Alicante in Spagna. Si tratta dell’ambulanza donata alla popolazione Saharawi dall’associazione Ban Slout Larbi di Sesto Fiorentino. Il mezzo, messo a disposizione dalla misericordia di Tortona, è stato revisionato e riallestito con il contributo di diverse realtà, tra cui il Comune di Montemurlo, e caricato con materiale scolastico e sanitario offerto da alcune aziende di Sesto Fiorentino: Terranova Srl, Azienda Farmacie e Servizi Spa e Libreria Rinascita Ubik.
“Dal primo container del 1985 non si è mai fermato l’invio di aiuti da Sesto al Popolo Saharawi, sia autonomamente che in collaborazione con le altre associazioni europee – dice il presidente dell’associazione Sandro Volpe – Nel tempo, a causa della situazione internazionale sempre più complessa si è fatto via via più difficile riuscire a raggiungere i campi con materiali e mezzi, ma il lavoro non si è mai interrotto”. Prima dell’estate l’ambulanza è stata condotta da alcuni volontari dell’associazione Ban Slout Larbi fino ad Alicante per essere affidata in custodia alla rappresentanza Saharawi in Spagna. Da qui, nei prossimi giorni sarà imbarcata insieme alla carovana umanitaria spagnola che raggiungerà il porto algerino di Orano per poi proseguire via terra attraverso quasi 1400 km di deserto fino a Tindouf e ai campi Saharawi. Arrivata a destinazione, l’ambulanza sarà presa in carico e utilizzata dalle autorità sanitarie Saharawi.
“Quest’anno – prosegue Volpe – celebreremo i quarant’anni di gemellaggio tra Mahbes e Sesto, primo Comune in Italia e in Europa a stringere un patto di amicizia con una città Saharawi. L’invio di questa ambulanza è un modo anche per celebrare questo traguardo, coinvolgendo un comune amico del popolo saharawi come Montemurlo e alcune realtà produttive del territorio che generosamente si sono messe a disposizione”.