SIGNA – Quando sono partiti da Signa alla volta di Palermo, sabato scorso, per una vacanza di quattro giorni, non avrebbero mai immaginato che avrebbero dovuto prolungare di un giorno il loro soggiorno in terra di Sicilia. E per di più all’interno dell’aeroporto, dove sono stati costretti a bivaccare, nel vero senso della parola, e lo faranno fino a questa sera alle 20.30, quando finalmente potranno imbarcarsi sul primo volo disponibile per tornare a casa. Quel che è successo è presto detto: a causa di un autotreno che trasportava pesce e che è andato in fiamme, quattro famiglie partite da Signa sono rimaste bloccate sull’autostrada per oltre tre ore. L’incendio, divampato fra le uscite di Carini e Capaci, si sarebbe sviluppato a causa dello scoppio di un pneumatico che ha provocato scintille e fiamme che si sono propagate a tutto il mezzo in pochissimo tempo. Il gasolio fuoriuscito dal camion ha invaso entrambe le corsie, così che polizia e tecnici dell’Anas non hanno potuto fare altro che chiuderle. Con il risultato che migliaia di persone sono rimaste bloccate nel traffico per ore. Appena liberata l’autostrada, i componenti delle quattro famiglie signesi sono finalmente riusciti a raggiungere l’aeroporto, dove la biglietteria, con un solo impiegato di turno, ha lavorato di continuo per risolvere le problematiche di oltre 500 passeggeri. La conseguenza sono state altre ore di coda “per riuscire, – raccontano dall’aeroporto di Palermo – dopo non poche trattative, a farci rientrare nello stesso volo ma di questa sera alle 20.30”. E ancora: “Abbiamo cercato di noleggiare delle auto per tornare a casa ma non c’era disponibilità per dodici persone”. Quindi i nostri compaesani resteranno fermi in aeroporto per oltre 24 ore con disagi facilmente immaginabili: “E’ da ieri sera alle 22 che bivacchiamo come barboni guardando le lancette dell’orologio che sembrano ingessate… Abbiamo dormito per terra come quando avevamo 20 anni con la differenza che allora avevamo anche i sacchi a pelo”. Insomma, mentre scriviamo dovrebbero mancare poche ore al tanto desiderato ritorno a casa, con la consapevolezza, loro malgrado, di essere stati per un giorno alla stessa stregua di Tom Hamks nel famoso film “The terminal”, con i telefoni, solo per fare un esempio, messi in carica a prese d’emergenza o nei bagni dell’aeroporto.
Quattro famiglie signesi bloccate all’aeroporto di Palermo da 24 ore
SIGNA – Quando sono partiti da Signa alla volta di Palermo, sabato scorso, per una vacanza di quattro giorni, non avrebbero mai immaginato che avrebbero dovuto prolungare di un giorno il loro soggiorno in terra di Sicilia. E per di più all’interno dell’aeroporto, dove sono stati costretti a bivaccare, nel vero senso della parola, e […]