Quel liuto lo suonava un angelo, adesso la sua “casa” sarà a Lastra a Signa

LASTRA A SIGNA/SESTO FIORENTINO – Probabilmente anche Niccolò Paganini, come risaputo poco incline alle ripetizioni della sua musica, avrebbe avuto parole di apprezzamento per il loro lavoro e chiesto un bis. Per capirlo basta “respirare” l’aria che c’è dentro il loro laboratorio, anzi la loro bottega di Villa San Lorenzo, e, di conseguenza, nella Scuola […]

LASTRA A SIGNA/SESTO FIORENTINO – Probabilmente anche Niccolò Paganini, come risaputo poco incline alle ripetizioni della sua musica, avrebbe avuto parole di apprezzamento per il loro lavoro e chiesto un bis. Per capirlo basta “respirare” l’aria che c’è dentro il loro laboratorio, anzi la loro bottega di Villa San Lorenzo, e, di conseguenza, nella Scuola di liuteria toscana intitolata a Fernando Ferroni e che può contare su oltre cento allievi. Stiamo parlando di Fabio Chiari e Francesco Algieri, maestri liutai, che a Sesto Fiorentino, dove portano avanti il loro lavoro con grande passione, hanno ricreato un ambiente che permette davvero di fare un salto indietro nel tempo, alle botteghe del passato, ma non per questo senza essere proiettati nel futuro, visto che la tecnologia gioco forza fa parte di qualsiasi professione e loro due sono gli unici al mondo a tenere lezioni on line. Il desiderio di conoscerli e approfondire tutto ciò che ruota intorno al mestiere di liutaio è nato da un progetto proposto ai Comuni del territorio, oltre a Firenze e a Prato, e che nasce proprio dal territorio in cui viviamo: “In tutti i Comuni della Piana – spiega Chiari – ci sono chiostri, chiese, tabernacoli in cui sono “custoditi” affreschi che riproducono i cosiddetti angeli musicanti”. Da qui l’idea di ricostruire gli strumenti suonati appunto dagli angeli come è nel caso di Lastra a Signa, al centro questa settimana di “Armonie medievali”, dove sono stati realizzati ex novo un liuto e una viella partendo da un affresco presente nella chiesa di San Martino a Gangalandi, intitolato “Cristo in gloria con angeli musicanti”. Strumenti che vanno ad aggiungersi alla “Lira da braccio di Giotto” in Santa Croce a Firenze, a quelli realizzati prendendo spunto dalle opere di Giovanni Del Biondo per il Museo Bandini di Fiesole e a quelli che all’inizio del 2017 saranno presentati proprio a Sesto Fiorentino. E se martedì scorso a Lastra a Signa è stato il giorno dell’inaugurazione di una mostra didattica sulla costruzione degli antichi strumenti musicali (visibile tutti i giorni dalle 17 alle 19), domenica 20 novembre alle 16, nello Spedale di Sant’Antonio, avrà luogo la presentazione e la consegna degli strumenti all’amministrazione comunale a cui seguirà un concerto di musica e poesia medievale. “Di stil dolce e stil salace”, a cura dell’associazione Octava Rima. “La Scuola di liuteria toscana Fernando Ferroni – si legge nella scheda di presentazione – nasce con due obiettivi precisi e definiti: il primo consiste nel valorizzare e mantenere la tradizione liutaria toscana nel suo ruolo guida in ambito nazionale, ruolo che aveva già nel 400 e che è continuato ininterrotto fino a poco prima della crisi globale. Il secondo consiste invece nella formazione di un numero elevato di artigiani liutai professionisti preparati e consapevoli del proprio valore, in grado di andare oltre ai confini nazionali e aprire spazi commerciali con l’estero verso mercati ancora vergini che aspettano solo di poter apprezzare l’inventiva e la creatività toscane in ambito liutario”. E chiunque entri all’interno di Villa San Lorenzo e salga gli scalini che portano alla loro bottega, si rende subito conto che quello è il posto giusto per imparare un’arte.