Quel “muro” lungo la ferrovia… incontro a Padule sulle barriere anti rumore

SESTO FIORENTINO – Incontro animato ieri sera, 19 ottobre, al circolo Arci di Padule organizzato da alcuni cittadini contrari al tipo di progetto per le barriere anti rumore, una struttura coprente sormontata da altri pannelli in metallo che sarà realizzato lungo la linea ferroviaria a Padule. Era presente, alla serata che si è tenuta anche […]

SESTO FIORENTINO – Incontro animato ieri sera, 19 ottobre, al circolo Arci di Padule organizzato da alcuni cittadini contrari al tipo di progetto per le barriere anti rumore, una struttura coprente sormontata da altri pannelli in metallo che sarà realizzato lungo la linea ferroviaria a Padule. Era presente, alla serata che si è tenuta anche in streaming sulla pagina Facebook del gruppo Sottitreno, l’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Kalmeta. I cittadini hanno ribadito la contrarietà al progetto di “un muro di calcestruzzo alto 3 metri sovrastato da pannelli metallici di ulteriori 4,5 metri” a ridosso delle abitazioni e hanno chiesto la possibilità di rivedere il progetto magari con pannelli trasparenti. L’assessore ha ripercorso la storia del progetto di Italferr Rfi, la cui procedura è iniziata nel 2006 e licenziato dagli enti coinvolti tra cui anche il Comune nel 2012, e ricordato che l’obiettivo di questo progetto è quello di inibire l’inquinamento acustico. “E’ un progetto di interesse nazionale con ministero e Rfi – ha spiegato l’assessore Kalmeta – e interessa vari territori”. Sono stati fatti tutti gli step e tutti gli enti hanno dato il loro parere.

“Quando ci siamo insediati come amministrazione comunale veniamo messi a conoscenza dai cittadini di questo disagio – ha detto l’assessore – non ci siamo fermati abbiamo tentato una interlocuzione con Rfi se possibile fare una analisi per alcune modifiche per mitigare l’impatto estetico. Con Rfi c’è stata una interlocuzione molto schietta. Ha fatto le analisti sulle questioni di legittimazioni e ha risposto che a loro avviso non era accoglibile la proposta di modifica. Capisco il disagio e il disappunto per la presenza di queste barriere, ma il progetto se modificato deve riprendere il percorso dall’inizio. Quello che possiamo fare una volta realizzata l’opera è cercare di togliere l’impatto estetico attraverso miglioramenti che potranno essere condivisi dai cittadini”. 

Durante l’incontro sono state avanzate proposte per mitigare il disagio. L’assessore Kalmeta si è detto disponibile ad accogliere anche proposte e idee per migliorare altri aspetti del quartiere.