“Quelle strade vicinali non s’hanno da rifare…”: e Vinattieri e Mugnai (FI) “si alleano” per via del Pino

SIGNA – La riqualificazione, o meglio la tentata riqualificazione, delle vie vicinali Frati e del Pino, nell’area dei Renai, “sbarca” in Regione. La viabilità in questione, infatti, è quella “di accesso al depuratore di San Colombano” e la sua riqualificazione sarebbe quella da portare a termine proprio “in esecuzione dell’Accordo di programma relativo all’accesso all’impianto […]

SIGNA – La riqualificazione, o meglio la tentata riqualificazione, delle vie vicinali Frati e del Pino, nell’area dei Renai, “sbarca” in Regione. La viabilità in questione, infatti, è quella “di accesso al depuratore di San Colombano” e la sua riqualificazione sarebbe quella da portare a termine proprio “in esecuzione dell’Accordo di programma relativo all’accesso all’impianto di depurazione di San Colombano” Sarebbe perché tutto, a oggi, è rimasto fermo. E dopo un’interrogazione presentata poco più di un anno fa da Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa in consiglio comunale, ora è la volta del consigliere regionale azzurro Stefano Mugnai, che ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, per cercare di fare chiarezza sulla vicenda.

“Tutto prende avvio – spiega Vinattieri – da un accordo di programma sottoscritto da Comune di Signa, Publiaqua e Comune di Firenze per la realizzazione della viabilità di accesso all’impianto di depurazione di San Colombano, impianto fondamentale non solo per l’area metropolitana ma anche per tutta la città di Firenze, relativamente alle opere di destra d’Arno, ricadente sul territorio del Comune di Signa. Accordo di programma che era scaturito da una delibera di giunta del 1 agosto 2005 che approvava il progetto esecutivo dei lavori, il finanziamento della spesa complessiva del progetto per un importo di 393.346,49 euro (15.833,83 euro a carico del Comune di Firenze e 377.512,66 a carico di Publiacqua con introiti derivanti dal canone di depurazione); l’accordo affidava inoltre a Publiacqua la responsabilità della realizzazione dell’intervento mentre a carico del Comune di Signa restavano la cura e la definizione del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale di tutte le aree coinvolte nel progetto (mediante procedimento di riqualificazione e di esproprio o cessione volontaria); e disponeva di anticipare, per conto di Publiacqua, tutte le spese inerenti l’acquisizione delle aree di progetto per una somma di 11.549,37 euro”. “Cifra, quest’ultima, – aggiunge Vinattieri – che è stato il Comune di Signa ad anticipare per conto di Publiacqua”.

“Nell’interrogazione che ho presentato nel dicembre del 2016, oltre a descrivere le opere previste (strade asfaltate e punti luce) che a tutt’oggi non sono state realizzate e che sono oggetto di una legittima richiesta degli abitanti della zona, mi sono soffermato sulla natura delle vie (private, vicinali, vicinali ad uso pubblico) perché l’esigenza dei cittadini è quella di vedersele riconosciute come private, in modo da poter intervenire in proprio e limitarle se il Comune non è in grado di intervenire per renderle “accettabili”. E, fra le altre cose, chiedevo al sindaco quali opere sono state realizzate; quali opere a tutt’oggi non sono state realizzate; per quali motivi tali opere non sono state realizzate; se l’ente incaricato di realizzare il progetto dell’intervento intende rispettare gli impegni assunti; quanto è stato liquidato dal Comune di Firenze e da Publiacqua; se Publiacqua ha rimborsato al Comune di Signa quanto anticipato. Ma la risposta dell’assessore ai lavori pubblici è stata laconica: “Nessuna opera è stata realizzata e Publiacqua non ha nemmeno rimborsato gli 11.549,37 euro anticipati dal Comune di Signa. Insomma, una situazione paradossale…”. Adesso, dopo dodici mesi, l’approdo in Regione con le stesse domande riformulate da Mugnai.

(Immagine di archivio)