SESTO FIORENTINO – Maurizio Quercioli di Sesto Bene Comune è il candidato sindaco della coalizione Alternativa Libera, Possibile, Rifondazione comunista. Lavoro, centro cittadino, viabilità, e, soprattutto una proposta alternativa all’inceneritore: sono gli obiettivi per Sesto posti da Quercioli e dalla coalizione che lo sostiene. “Sull’inceneritore sonos tate elaborate delle proposte – dice Quercioli – e la prima giunta che, una volta vinto le elezioni, farò sarà proprio dedicata a questo argomento. Martedì prossimo sarà presentato il nostro programma dove ci saranno le indicazioni per rimandare la costruzione dell’inceneritore e le alternative che proponiamo”.
Ed è una questione di tempo. “Per noi – afferma Quercioli – questa è l’ultima occasione per informare come si può bloccare la costruzione dell’inceneritore dando le alternative”. Il progetto per Sesto da parte di Quercioli e della coalizione che lo sostiene non è solo legato al “no” all’inceneritore, ma punta a “dare energia al centro” e “mandare il PD all’opposizione”.
“In questi anni c’è stata una caduta della qualità della vita a Sesto – dice Quercioli – e per far ritornare alta la qualità bisogna mandare il PD all’opposizione. Va dato energia e idee nuove al centro cittadino. Non basta pensare alla Lucciola e a Palazzo Pretorio, ma c’è la riorganizzazione del centro, ad esempio, da piazza Galvani ai Giuseppini, dare al centro una nuova vivibilità e la cultura deve essere nel centro: se c’è la cultura a dare linfa al centro poi arrivano anche i soldi”.
La scelta di Quercioli è avvenuta, da parte della coalizione “fin da subito” come afferma Claudio Pizzuto di Alternativa Libera.
“La scelta di Maurizio è avvenuta dopo aver fatto un percorso – dice Pizzuto – non con tutte le altre forze c’è stata questa sintonia”.
Sicuri di vincere le prossime amministrative, Quercioli e la coalizione, spiegano anche le motivazioni del “no” alle primarie di centrosinistra richieste dal “competitor” di Sinistra Italiana e Per Sesto. “Metodologia diversa – dice Pizzuto – la nostra è una metodologia che parte dal basso ci siamo chiesti cosa interessa a Sesto Fiorentino: inceneritore e aeroporto partiamo da questo. Noi come coalizione abbiamo una storia in comune che non si costruisce in sei mesi. C’è stato un prendere atto, con altri, che abbiamo metodologie diverse che non potevano e alla fine c’è stata una divisione. Esigenze e metodologie diverse che non potevano essere messe in comune”.