Questa sera parte Il Collegio, tra i ragazzi Rebecca Mongelli di Sesto

SESTO FIORENTINO – Ci sarà anche la sestese Rebecca Mongelli, questa sera, per la prima puntata della quinta edizione de Il Collegio dalle 21.20 su Rai 2. L’atteso docureality farà catapultare i ragazzi dei nostri giorni negli anni Novanta. Tra i 21 ragazzi anche Rebecca Mongelli che attraverso il suo canale Instagram scrive “Ci vediamo […]

SESTO FIORENTINO – Ci sarà anche la sestese Rebecca Mongelli, questa sera, per la prima puntata della quinta edizione de Il Collegio dalle 21.20 su Rai 2. L’atteso docureality farà catapultare i ragazzi dei nostri giorni negli anni Novanta. Tra i 21 ragazzi anche Rebecca Mongelli che attraverso il suo canale Instagram scrive “Ci vediamo questa sera su Raidue alle 21.20 con la prima puntata de il collegio”

Questa sera i ragazzi proveranno a vivere negli anni Novanta senza telefonini e senza genitori. La novità 2020 è data dalla location: lasciato infatti il Collegio Celana di Caprino Bergamasco, i ragazzi scopriranno il Collegio Regina Margherita di Anagni, una struttura imponente, con corridoi pieni di storia, un grande giardino e tanti altri nuovi angoli da scoprire. Giancarlo Magalli riprende il ruolo di narratore accompagnando i ragazzi durante tutte le 8 puntate. 

Ad aprire le porte del collegio e a dare il benvenuto i due sorveglianti: Lucia Gravante e la new entry Massimo Sabet. Grande novità dell’anno sarà la presenza del bidello, impersonato da Enzo Marcelli, che si occuperà di distribuire il materiale scolastico e le merende.

Per tutti i protagonisti rimane invariata la necessità di adattarsi, di obbedire e seguire le indicazioni del preside, dei sorveglianti e del corpo docente.  La severità, l’applicazione delle regole e della legalità sono, infatti, l’immancabile leitmotiv de “Il Collegio”. Senza cellulari, senza mamma e papà, ce la faranno gli adolescenti di oggi a resistere? L’obiettivo è superare l’esame di terza media del 1992. Solo alla fine scopriremo chi ci riuscirò. Il Collegio 5 è stato girato durante l’emergenza sanitaria e precedentemente al Decreto Legge del 7 ottobre. Il rispetto di protocolli, studiati appositamente, ha permesso di raccontare le storie dei ragazzi e di portare a termine il progetto in sicurezza.