FIRENZE – Dieci associazioni hanno presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti toscana sulla raccolta differenziata nel territorio dell’area metropolitana di Firenze. Come spiegano le Mamme no inceneritore, una delle associazioni firmatarie, si pone all’attenzione ai magistrati contabili eventuali “comportamenti omissivi degli amministratori della società pubblica Quadriglio spa e degli amministratori dei Comuni soci e legati con contratto di servizio a Quadrifoglio spa” per accertare se non vi sia stato un danno erariale “per causa del mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata alle percentuali fissate all’articolo 205/1 decreto legislativo 152/2016 (testo unico ambientale) e dell’articolo comma 1108 della legge 296/2006”, cioé almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006, almeno il 40% entro il 31 dicembre 2007, almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008, almeno il 50% entro il 31 dicembre 2009, almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011, almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.
“In relazione a tale circostanza – scrivono le associazioni – si prospettano maggiori costi per la messa a discarica di rifiuti indifferenziati e minori corrispettivi provenienti dai consorzi di filiera del riciclo, causa il minor quantitativo di materiali a essa conferiti”. I dati che le associazioni riportano nell’esposto provengono dall’Osservatorio rifiuti urbani, che rileverebbero il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata nei comuni dell’area fiorentina: per prendere ad esempio il 2014 in tutti i casi, tranne che per i comuni di Fiesole, Impruneta, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.
“Il presunto danno erariale è determinato da varie voci di costo collegate alla messa a discarica dei rifiuti indifferenziati” spiegano i comitati, come il tributo speciale per il deposito in discarica, addizionale del 20% al tributo speciale applicato a ogni comune in cui non siano conseguiti gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, oneri di compensazione di disagio ambientale verso comuni con impianto di smaltimento su loro territorio (Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino), costi di pretrattamento e smaltimento rifiuti indifferenziati. Secondo i comitati quindi il danno erariale per tutta l’area metropolitana fiorentina “ascrivibile a ogni Comune in gestione Quadrifoglio spa nelle annualità 2008-2014” si aggirerebbe sui 43 milioni di euro, di cui 32 milioni a Firenze, seguiti da circa 3 milioni e mezzo a Campi Bisenzio, 2 milioni a Scandicci, 1 milione 476mila euro a Signa, 1 milione e 177mila euro a Sesto Fiorentino, poco più di un milione Bagno a Ripoli e a decrescere negli altri comuni.
A questo, sempre secondo i comitati, andrebbero aggiunti i mancati guadagni legati alla remunerazione dei materiali provenienti da raccolta differenziata.