Raid vandalici alla scuola Vamba: “postano” il video sui social e vengono scoperti. Denunciati quattro giovanissimi

CAMPI BISENZIO – Aveva destato molto scalpore, nei giorni scorsi, la vicenda dei raid vandalici (cinque in rapida successione fra il 23 novembre e il 3 dicembre) alla scuola Vamba di San Donnino. Indignazione, genitori (giustamente) “sul piede di guerra”, appelli sui social e l’annuncio del massimo rigore da parte dell’amministrazione comunale. E poi cosa […]

CAMPI BISENZIO – Aveva destato molto scalpore, nei giorni scorsi, la vicenda dei raid vandalici (cinque in rapida successione fra il 23 novembre e il 3 dicembre) alla scuola Vamba di San Donnino. Indignazione, genitori (giustamente) “sul piede di guerra”, appelli sui social e l’annuncio del massimo rigore da parte dell’amministrazione comunale. E poi cosa succede? Succede che questi “bravi ragazzi”, dopo essersi introdotti più volte all’interno della struttura mobile posizionata all’interno dell’Istituto comprensivo La Pira (resasi necessaria per una serie di lavori di ristrutturazione), hanno postato, sempre sui social, il frutto delle loro azioni. E sono stati “beccati” e denunciati.

Nella mattinata odierna, infatti, i Carabinieri della Stazione di San Piero a Ponti, a conclusione delle indagini, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Firenze quattro giovani, di età compresa fra i 14 e i 16 anni, residenti nella Piana fiorentina, ritenuti responsabili di “danneggiamento e imbrattamento in concorso”.

I quattro ragazzi, dopo aver forzato una porta a vetro scorrevole, si erano introdotti all’interno dell’istituto scolastico, interessato da lavori di ristrutturazione, e nei moduli utilizzati come aule provvisorie avevano svuotato un estintore prelevato dalla cassetta a muro, urinato nei corridoi, sparso acqua per terra e rovesciato sui pavimenti il materiale didattico trovato sulle cattedre.

“Era chiaro – si legge in una nota dei Carabinieri – l’intento di creare disagio sporcando le aule, forse per impedire il regolare inizio delle lezioni a causa delle necessarie operazioni di ripristino per la pulizia dei locali. Non soddisfatti, hanno postato sui social il filmato effettuato con un telefono cellulare”, nel corso del secondo “raid”, mentre imbrattavano le aule, divenuto in poco tempo virale. Proprio tale filmato, acquisito dai Carabinieri, ha permesso di avviare immediatamente le indagini, grazie alle quali in tempi rapidi sono stati identificati i quattro minori che ora dovranno rispondere dell’accusa di danneggiamento e imbrattamento in concorso, fatta naturalmente salva la presunzione di non colpevolezza e tenendo conto della specificità del diritto penale minorile che mira a recuperare piuttosto che a punire.

“Da amministratore, ma prima di tutto da genitore, – ha detto il sindaco Emiliano Fossi – è una delusione enorme. Voglio ringraziare i Carabinieri della Stazione di San Piero a Ponti per averli identificati: il loro puntuale lavoro sul territorio è l’unica nota positiva di una vicenda sconcertante. Perché quando quattro ragazzi danneggiano così la cosa pubblica e le loro stesse vite, c’è davvero poco di cui essere felici”.

L’assessore alla sicurezza Riccardo Nucciotti aggiunge: “Ringrazio il Luogotenente Francesco Leuter, Comandante della Stazione dei Carabinieri di San Piero a Ponti e i suoi uomini per avere risolto una situazione davvero delicata. I quattro ragazzi pagheranno le conseguenze dei loro comportamenti, ma questo non diminuisce l’amarezza per un episodio di vandalismo gravissimo: perché ha colpito la scuola, bene pubblico per eccellenza, e perché fatto da ragazzi davvero giovani. Il fatto che abbiano condiviso il video sui social è preoccupante: significa che questi ragazzi cercavano – e forse a volte hanno ottenuto – ammirazione o consenso per un gesto davvero sconsiderato. Come comunità, dobbiamo lavorare per prevenire questi problemi con la cultura e la socialità”.