Raid vandalici contro le “classi provvisorie” della scuola Vamba: cinque in pochi giorni, la denuncia dei genitori

CAMPI BISENZIO – Raid vandalici, anzi veri e propri atti teppistici, nella struttura provvisoria che dal mese di settembre ospita gli alunni delle classi quarta A, B e C e quinta B della scuola Vamba (Plesso Verga, Istituto comprensivo la Pira) a San Donnino. Cinque, l’ultimo fra ieri oggi, a partire dal 22 novembre scorso. […]

CAMPI BISENZIO – Raid vandalici, anzi veri e propri atti teppistici, nella struttura provvisoria che dal mese di settembre ospita gli alunni delle classi quarta A, B e C e quinta B della scuola Vamba (Plesso Verga, Istituto comprensivo la Pira) a San Donnino. Cinque, l’ultimo fra ieri oggi, a partire dal 22 novembre scorso. Una struttura temporanea, dei container prefabbricati, che si è resa necessaria a causa dei lavori di ristrutturazione del plesso principale, che si trova nella stessa area. E una situazione che ha esasperato genitori e personale docente, costretti a fare i conti con la sporcizia lasciata da chi (nelle ore notturne o nel tardo pomeriggio?) si è introdotto nei container probabilmente scavalcando il cancello. Ma non solo perché il materiale didattico è stato danneggiato, è stato consumato del cibo e i resti sono stati lasciati un po’ dovunque, sputi e altro materiale “organico” lasciato da questi “bravi ragazzi” hanno fatto sì che siano stati gli stessi professori a dare una mano ai collaboratori scolastici a fare le pulizie la mattina mentre i bambini aspettavano fuori. Anche in una giornata da tregenda come quella di ieri, flagellata dalla pioggia dalla mattina alla sera. Unica consolazione, se così si può dire, niente è stato rubato.

E se la scuola ha prontamente fatto denuncia ai Carabinieri, i genitori degli alunni, all’incirca una cinquantina, hanno firmato e presentato singolarmente quello che è un vero e proprio esposto alla Polizia municipale di Campi Bisenzio e, per conoscenza, all’amministrazione comunale. Noi abbiamo parlato con alcuni di loro, compresi dei rappresentanti di classe, e la situazione che ci hanno presentato lascia davvero l’amaro in bocca: “Segnaliamo l’accaduto – spiegano – spinti dalla necessità di richiedere l’intervento della Polizia locale e dei Carabinieri perché la situazione sta diventando insostenibile”. I raid, infatti, sono stati registrati il 22 e 23 novembre, il 29 novembre, il 2 e 3 dicembre e anche ieri e questa mattina i bambini sono dovuti restare fuori, anche sotto l’acqua, nell’attesa che i collaboratori scolastici sanificassero le aule con il materiale a loro disposizione”.

I genitori, insomma, chiedono un intervento tempestivo, magari anche “una sanificazione complessiva di tutta la struttura” e ovviamente non nascondono la loro amarezza: “Non possiamo più tollerare che si resti a guardare una tale mancanza di rispetto del patrimonio pubblico, che non si faccia qualcosa per disinnescare questa escalation di degrado e offesa alla nostra scuola, al lavoro delle nostre insegnanti, ai materiali che i bambini producono ogni giorno”. Una serie di atti vandalici, teppistici che, oltre a lasciare amareggiati, stupiscono anche per la loro periodicità, quasi come se ci fosse l’intento – mai giustificabile – di voler “punire” la scuola per qualcosa. Il tempo, si spera, ci darà le risposte auspicate. Le fotografie arrivate in redazione, alcune delle quali non è possibile pubblicare, ci fanno capire che ci troviamo di fronte a degli incivili.