“Realizziamo il desiderio di Kevin”: adesso però serve un ultimo sforzo perché il sogno diventi realtà

SIGNA – “Realizziamo il desiderio di Kevin”: la pagina Facebook a lui dedicata “recita” così. Adesso però serve davvero un ultimo sforzo perché il sogno possa diventare realtà. Il sogno di un bambino di 3 anni, e dei suoi genitori ovviamente, di camminare “normalmente”. Un sogno che giorno dopo giorno si sta lentamente concretizzando: per […]

SIGNA – “Realizziamo il desiderio di Kevin”: la pagina Facebook a lui dedicata “recita” così. Adesso però serve davvero un ultimo sforzo perché il sogno possa diventare realtà. Il sogno di un bambino di 3 anni, e dei suoi genitori ovviamente, di camminare “normalmente”. Un sogno che giorno dopo giorno si sta lentamente concretizzando: per capirne il significato, il valore, la gioia è sufficiente guardare i video che vengono pubblicati sempre su Facebook e che (di)mostrano, senza mezze misure, la tenacia e la forza di volontà di questo bambino, un “piccolo eroe” di oggi, che sta insegnando a tanti quello che è realmente possibile fare. Kevin, infatti, è reduce da un intervento chirurgico in America al quale Banda Albereta, la solidarietà che si colora di giallo, ha contribuito in modo rilevante durante le festività natalizie con una raccolta fondi che ha fruttato 12.000 euro. Pochi? Tanti? Non sta al sottoscritto dirlo. Certamente decisivi per arrivare a intravedere la luce in fondo al tunnel.

Ora, però, come già detto in precedenza, per sconfiggere il buio del tunnel serve un’altra lampada. E sono gli stessi volontari di Banda Albereta a spiegarcelo: “La storia di Kevin ormai è conosciuta ai più, quindi entriamo solo nel merito di quello che faremo (e che è pubblicizzato nella locandina che pubblichiamo qui di seguito, n.d.r.). Ai due interventi programmati, se ne è aggiunto purtroppo un terzo a causa della ricostruzione della cartilagine della caviglia che è andata letteralmente distrutta nei precedenti interventi che il bambino ha dovuto affrontare in Italia. Per fortuna, grazie al dottor Paley, il chirurgo che lo ha operato in America, non avrà un costo (che andrebbe oltre i 100.000 euro) ma gioco forza si allungheranno i tempi di soggiorno (stimati in uno o due mesi), la degenza e le conseguenti sedute di fisioterapia oltre Oceano. Tutto questo comporta un aumento dei costi che al momento la famiglia non può sostenere, dai 15.000 ai 20.000 euro. Per questo abbiamo deciso di riaprire per la durata di 30 giorni una raccolta fondi a favore del piccolo Kevin. Sappiamo che il momento storico che viviamo è difficilissimo, sappiamo che in cambio non abbiamo niente da offrirvi ma siamo qui a chiedervi un ulteriore sforzo come farà anche ogni singolo nostro volontario perché, anche seppur piccolo, unito agli altri diventerà grande e potrà contribuire alla realizzazione del sogno di Kevin. Il conto corrente è intestato al comitato “Tutti per Gemma” e un grande grazie va alla famiglia Benelli che si è messa a disposizione della causa di Kevin. Perché in questo modo, d’accordo con la mamma di Kevin, sarà possibile monitorare chi darà il contributo in modo da fare un bonifico unico e soprattutto, alla fine di tutto questo, ringraziare tutti coloro che hanno sposato questa causa. Grazie di cuore a tutti”.