LASTRA A SIGNA – Cinquantadue anni, nato a Firenze ma residente a Lastra a Signa, Fabio Casini è agente di commercio nonché agente di assicurazioni da 25 anni. Ed è capolista per Fratelli d’Italia (insieme a Manola Aiazzi, Gianni Bini e Lara Brogelli) nel Collegio 4 alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre).
Da cosa nasce la sua candidatura?
“Il mio lavoro mi porta spesso a contatto con diverse realtà: incidenti stradali, il sistema del welfare, le problematiche inerenti gli investimenti, quelle dei commercianti e degli artigiani, delle Pmi oltre alle tante persone che incontro quotidianamente. Sono spesso a contatto con imprenditori, professionisti e lavoratori dipendenti del nostro territorio, che mi hanno comunicato e mi comunicano i disagi di tutti i giorni che si incontrano nella Piana”.
Su cosa si basa il suo programma?
“E’ evidente a tutti il disagio relativo a infrastrutture non adeguate alla mole di traffico pendolare che ogni giorno si sposta da e verso la Piana. La questione che dagli anni ’80 si pone in tutta la sua complessità è quella del Ponte a Signa dove, a fronte di decenni di promesse, progetti, soldi sperperati, a oggi non si è fatto nulla di concreto; anzi, in estate il ministero dell’ambiente ha rigettato i progetti presentati per la realizzazione,in quanto non compatibili con l’ambiente e il territorio: un sintomo questo dell’approssimazione dell’amministrazione regionale, e che sarà un tema cardine per il sottoscritto se dovessi essere eletto”.
Ci sono anche altri aspetti correlati…
“In merito a quanto appena detto, un’altra opera cofinanziata dalla Regione è quella della pista ciclabile che si collegherà con quella che va dai Renai a Firenze a Campi Bisenzio, passando da Signa. Un’opera costosa e assurda, che restringe la carreggiata di via Arte della Paglia a Signa e poi, nell’ultimo tratto, invece che andare direttamente all’Indicatore, devia verso San Mauro a Signa e poi verso San Piero a Ponti, allungando di molto il percorso e alzando i costi di realizzazione. Ovviamente, simili opere sono necessarie in quanto in tutti i paesi sviluppati le piste ciclabili sono un elemento cardine della viabilità, ma vanno realizzate pensando alla razionalità e alla sicurezza dei percorsi, oltre che all’economicità dei costi. Fra i miei obiettivi, quello di battermi per l’esecuzione delle opere necessarie ma anche contro gli sprechi e le inefficienze di realizzazione”.
Guardando alla Piana nel suo insieme, quali sono le principali questioni da affrontare a suo vedere?
“Ci sono molte questioni da rivedere nella Piana, che riguardano in modo particolare le infrastrutture, fra cui quella dell’aeroporto. Una questione divisiva fra chi vede una opportunità per la città di Firenze e chi vede un danno per la Piana. Ovviamente l’aeroporto c’è già, per cui andrà ben valutato il rapporto costi/benefici in merito a un eventuale ampliamento su cui il Pd sta puntando da tempo. Penso invece che da subito dovrà essere potenziato il collegamento via treno con Pisa, ripristinando la possibilità di fare arrivare il treno direttamente nell’aeroporto di Pisa per un rapido Check-in. Il rapporto con i cittadini è importante, sarà la costante del mio eventuale mandato, con un forte impegno nell’ascoltare le loro esigenze e quelle del territorio”.