SESTO FIORENTINO – “L’interpretazione con cui è stata accolta, come cosa già fatta, la comunicazione di un accordo tra il Candidato Eugenio Giani e i vari gruppi della sinistra ad oggi non aderenti alla sua candidatura, (Sinistra Italiana, Articolo 1, Sinistra 2020) ci ha stupito e in qualche modo irritato”. Con queste parole i segretari di Sinistra Italiana dei circoli di Calenzano Fabio Cioni, di Campi Bisenzio Pier Natale Mengozzi e di Sesto Fiorentino Enrico Solito, riaprono il dibattito sulle candidature per le elezioni regionali.
“Per quanto riguarda Sinistra Italiana (ma certo anche per 2020 a Sinistra) – prosegue la nota dei tre segretari – il mandato deciso dalle rispettive assemblee è stato quello di continuare ad esplorare le possibilità di accordo a partire da cinque punti precisi. Ciò che è stato raggiunto quindi, pare di capire, è un possibile accordo che ora andrà riportato alle suddette assemblee, le uniche in grado di approvare e vidimare quegli accordi e renderli operativi. In un partito solo l’assemblea dei delegati ha il potere di approvare o meno una scelta politica di tale importanza. Solo dopo questo passaggio si potrà parlare di alleanze, di liste e quant’altro Evidentemente quindi si è valutato il raggiungimento di un compromesso tra le varie visioni politiche, cosa certo positiva e carica di significati, come una effettiva decisione del nostro partito di accettare o meno quel documento come base di un accordo politico. Questa decisione, lo ripetiamo, è demandata ad una apposita assemblea, come stabilito nella riunione regionale di Sinistra Italiana del 16 gennaio e come ovviamente è prassi in ogni movimento politico. Attribuiamo questo travisamento all’entusiasmo della stampa per la possibile costruzione di una grande alleanza a sinistra, che anche noi ci auguriamo, ribadendo però l’impegno di una forte e precisa evidenza programmatica, sulle tematiche infrastrutturali nella Piana Fiorentina, dei circoli di Calenzano, Campi e Sesto Fiorentino”.